ALBA Era il 5 dicembre 1983 quando ad Alba, di fronte alla notaia Fiorella Borro, dall’iniziativa di tredici soci nasceva la Cooperativa operatori sociali (Cos), il primo nucleo di quella che diventerà il consorzio Sinergie sociali e, dallo scorso anno, la cooperativa Coesioni sociali. Da allora sono passati quasi 41 anni e la strada percorsa è tanta, al passo con bisogni in continua evoluzione.
Un libro di interviste e di fotografie
Per questo motivo l’ente ha deciso di ripercorrere la sua storia in un libro: Tutto cambia, scritto da Francesca Pinaffo, redattrice di Gazzetta d’Alba. Le fotografie sono di Pierangelo Vacchetto. Sono pagine di interviste ai protagonisti della cooperativa in occasione del quarantennale: chi l’ha fondata, alcuni ancora in prima linea, ma anche i giovani entrati in squadra negli ultimi anni. Oggi Coesioni sociali è una delle realtà del terzo settore più importanti della Granda, attiva in diversi ambiti, partendo dagli anziani alla disabilità, per arrivare ai minori e ad altri servizi, con centri diurni e comunità ad Alba, in Langa e in altre aree della provincia. Ha sede in corso Piave ed è composta da quattro soggetti: Cos, Ro&Ro, Astrolavoro e la cooperativa Alberto Abrate.
La presentazione è in programma per martedì 12 novembre, dalle 10 al palazzo Mostre e congressi ad Alba, in piazza Medford. A introdurre l’incontro sarà il presidente Piero Reggio, a cui seguiranno i saluti delle istituzioni. Dopo la presentazione del libro da parte dell’autrice, seguirà una tavola rotonda a cui parteciperanno diversi ospiti: Maurizio Gardini, presidente nazionale di Confcooperative; Luigi Bobba, presidente della fondazione TerzJus e artefice della legge di riforma del terzo settore; suor Nadia Pierani, superiora della provincia Europa suore del Cottolengo.
I referenti
Commenta Gian Piero Porcheddu, oggi direttore della cooperativa, di cui è stato uno dei fondatori: «Non abbiamo pensato al libro e a questo incontro come a un momento di autocelebrazione, ma come un’occasione per riflettere sul nostro ambito, che ogni giorno si trova ad affrontare sfide sempre più complesse, molto diverse da quelle del contesto in cui siamo nati: nel 1983 erano appena passati gli anni ’60 e ’70, ma si sentiva ancora un forte desiderio di cambiare le cose per migliorarle. Oggi dobbiamo trovare lo spirito giusto per non perdere questi valori fondamentali».
A ricordare le origini è anche il presidente Reggio: «Tutto è cominciato da un gruppo di operatori che, dopo l’esperienza presso un istituto di riabilitazione, decise di lavorare con un’ottica opposta rispetto alla metodologia chiusa delle istituzioni di allora. La prima attività fu un servizio sperimentale: l’assistenza domiciliare nella Langa e nel Roero, che non esisteva e che permise di comprendere i bisogni delle persone». L’ingresso alla mattinata è libero. Per informazioni, si può scrivere all’indirizzo email info@coesionisociali.it.
