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Diageo / Le voci dalla manifestazione. Cirio: «Ci batteremo contro la ricollocazione» (FOTO E VIDEO)

L'obiettivo di tutti è evitare il ricollocamento della produzione e la chiusura dello stabilimento. C'è attesa per l'incontro di venerdì 29 novembre a Torino, convocato dalla regione.

Diageo / Le voci dalla manifestazione. Cirio: «Ci batteremo contro la ricollocazione»
@Fotoservizio Beppe Malò

SANTA VITTORIA Durerà fino a mezzogiorno l’assemblea presidio di fronte alla Diageo, dopo l’annuncio di ieri della chiusura dello stabilimento entro giugno del 2026 e il licenziamento dei 350 dipendenti che lavorano all’interno. Una crisi che, per effetti su lavoratori e lavoratrici, forse non ha eguali sul territorio di Langhe e Roero. I sindacati uniti hanno convocato, per oggi – 27 novembre -, uno sciopero di otto ore su tutti i turni.

Tante le voci che sono salite sul palco questa mattina, con un obiettivo unico: evitare di arrecare danni enormi per moltissime famiglie del territorio, che rischiano di ritrovarsi senza uno stipendio. In mattinata è previsto un incontro tra i sindacati e l’azienda, in sede. Ma sarà per forza un passaggio interlocutorio. La partita si gioca con la proprietà e non con la direzione di stabilimento.

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Venerdì l’incontro in Regione

Notizie importanti sono arrivati dal presidente del Piemonte Alberto Cirio, che già nel 2017 da europarlamentare aveva seguito la crisi dell’azienda: «Non voglio sentire parlare di ricollocazione, che per noi sarebbe una perdita grandissima. Dobbiamo batterci, tutti insieme, perché ciò non accada. Venerdì ho già convocato, in Regione, la direzione del gruppo: chiederò numeri dettagliati, per chiarire la reale situazione di questo stabilimento. Ho già allertato il Governo, con il ministro delle imprese Adolfo Urso, perché sono convinto che qui non si debba parlare di chiusura, ma di mantenimento di uno stabilimento storico, importante per il nostro territorio».

 

I sindacati: «Non c’è bisogno di paracaduti, ma di lavorare»

Venerdì il presidio si sposterà a Torino, di fronte al grattacielo della Regione, dove si svolgerà l’incontro. Alberto Battaglino, Uila Uil: «Per tutte queste persone, sarà un Natale a dir poco amaro. I primi segnali li abbiamo avuto quando Diageo ha dismesso a Santa Vittoria alcune produzioni, senza prevederne la sostituzione. Il nostro messaggio comune è uno solo: non abbiamo bisogno di paracaduti, ma di lavorare».

Le parole dei sindaci

Fondamentale anche la presenza dei sindaci: Adriana Dellavalle per Santa Vittoria, Gianni Fogliato per Bra e Alberto Gatto per Alba, tutti presenti vista la ricaduta occupazionale dell’azienda.

Ha detto Dellavalle: «Cinzano è nato proprio attorno a questa azienda, dove ogni famiglia ha un dipendente o un ex dipendente. Siamo felici che Alba e Bra siano al nostro fianco. Il nostro interno è quello di portare l’azienda a rivedere questa decisione. Venerdì ci sarà anche il nostro Comune a Torino».

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