
DIAGEO Dopo l’incontro interlocutorio di mercoledì – che ha visto l’azienda confermare la propria volontà di chiudere lo stabilimento di Santa Vittoria d’Alba e di dirottare i propri investimenti in sedi considerate più strategiche – oggi la vicenda Diageo si sposta a Torino: per la mattinata, al grattacielo del Lingotto, il presidente della Regione Alberto Cirio ha convocato la dirigenza della multinazionale britannica, intenzionata a lasciare l’Italia, visto che l’unica sede che oggi ha nel nostro paese è quella roerina.
Al presidio di mercoledì, davanti ai cancelli dell’azienda, Cirio è stato chiaro: «Voglio vedere i numeri alla base di questa decisione estrema: non voglio sentire parlare di ricollocazione». Ma l’azienda, per ora, non ha lasciato adito a spiragli. L’unica speranza è l’acquisto da parte di un altro soggetto o almeno l’affitto dello stabilimento, per evitare il licenziamento dei 349 dipendenti oggi attivi.
All’incontro di domani, non parteciperanno i sindacati, che verranno convocati in un secondo momento. Nel frattempo, Cgil, Cisl e Uil hanno già convocato per lunedì 2 novembre, a Santa Vittoria, una nuova assemblea sindacale: sarà l’occasione per fare il punto sulle prossime iniziative.
f.p.
