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La Castiati Neivese batte 11-7 il Pieve di Teco e conquista lo scudetto di Serie B

Pallapugno: lo scudetto di Serie B va alla Castiati Neivese. Pieve di Teco battuta nello spareggio

PALLAPUGNO La Castiati Neivese si aggiudica il titolo cadetto della pallapugno, grazie alla vittoria per 11-7 nello spareggio della finale che si è giocato, davanti a più di 500 tifosi, nello sferisterio Augusto Manzo di Santo Stefano Belbo. Un gran finale della stagione 2024, cominciata a gennaio con la visita del presidente del Coni, Giovanni Malagò e che si concluderà nei prossimi giorni con tre appuntamenti non agonistici: sabato 23 novembre, alle 10, la consegna del balùn d’or a Cerretto Langhe, l’otto dicembre l’installazione della piastrella del neo campione d’Italia di Serie A, Paolo Vacchetto, sul muretto dei campioni nello sferisterio di Guarene e il 15 dicembre un convegno nel salone dei sindaci di Bosia dedicato allo storico presidente della Fipap, Franco Piccinelli.

Quella sul neutro d Santo Stefano Belbo è stata una partita giocata ad alta intensità, così com’era sempre successo durante l’anno tra i giallorossi di Giovanni Voglino e i biancoverdi di Sergio Seno. La quadretta ligure comincia meglio conquistando i primi due giochi e mantenendo il vantaggio fino all’1-3. Nel quinto gioco il Pieve di Teco piazza tre cacce favorevoli, ma la panchina langarola chiede time-out per dare una scossa ai propri giocatori che ribaltano la situazione, passando a condurre 4-3. Stesso copione nel gioco successivo, ma a parti invertite, con situazioni favorevoli ai neivesi e punto dei pievesi: 4-4. Nel finale del primo tempo arriva il break pesante di Voglino e compagni (Mattia Aimo, Andrea Giraudo e Alessandro Bo con, in panchina, Andrea Penna, Davide Rolfo e gli allenatori Paolo Voglino e Alain Sartor) che vanno al riposo in vantaggio di due lunghezze: 6-4. All’inizio del secondo tempo, primo gioco della Castiati Neivese e due del Pieve di Teco, che fallisce però l’aggancio sul sette pari, agevolando nella fuga fino a 10 i langaroli del presidente Gilberto Balarello, bravi poi a chiudere il match e a sventolare con gioia e soddisfazione il tricolore.

Fabio Gallina

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