ALBA È cambiato il volto di chi raccoglie l’uva sulle colline Unesco: dai lavoratori dell’Est Europa, si è passati ai braccianti africani, più fragili, a rischio di sfruttamento e caporalato. Crimini che toccano anche Langhe e Roero, come dimostrano alcune inchieste recenti. Ma come si affronta il problema?
Se ne parlerà lunedì 11 novembre, alle 20.30 al salone polifunzionale di La Morra (piazza Vittorio Emanuele), durante l’incontro “Vino e responsabilità sociale”, organizzato dall’Ufficio diocesano per la cultura e dalla parrocchia di San Martino, con il patrocinio comunale.
Dice monsignor Gianni Manzone, in forze all’ufficio diocesano: «Proporremo una tavola rotonda con i soggetti interessati, per un confronto aperto. Al centro, c’è il tema essenziale della dignità e del rispetto di ogni persona».
Gli ospiti della tavola rotonda
Parteciperanno viticoltori, Aldo Varia e Mariacristina Oddero, ma anche don Mario Merotta della Caritas e membri delle confederazioni agricole: Claudio Conterno (Cia), Jessica Cerrato (Confagricoltura) e Claudia Lerda (Coldiretti). Per i sindacati, ci saranno Antonio Bastardi e Tiziana Mascarello (Cisl) e Tommaso Bergesio (Cgil). Interverranno anche Sandro Durando di Confcooperative Cuneo e Paola Lanzavecchia di Confindustria. L’ingresso è libero. L’incontro sarà moderato dalla giornalista di Gazzetta d’Alba Francesca Pinaffo.