MOBILITÀ Sono della provincia di Cuneo le automobili più vecchie della Regione. È questo il dato emerso da un’analisi del portale Facile.it effettuata calcolando il premio di assicurazione Rc auto medio e le sue variazioni da settembre 2023 a settembre 2024 su un campione di 808.337 richieste di preventivi. Dalla ricerca, nella Granda, in media risulta un parco macchine con 12 anni e 3 mesi (come a Biella e Asti), con un aumento, rispetto al 2023, del 3,7%. La media piemontese è 11 anni e 8 mesi: sebbene inferiore rispetto al Cuneese, nell’ultimo anno è salita del 4%, in linea con quella nazionale.
Tra le province piemontesi seguono Alessandria, con una media veicoli di 12 anni, Vercelli (11 anni e 11 mesi) e Verbania (11 anni e 10 mesi), Novara (11 anni e 8 mesi) e Torino (11 anni e 6 mesi).
Ai dati corrispondono ricadute sulla vita quotidiana. Come fa notare lo studio, una vettura più datata ha un costo di assicurazione maggiore, è meno sicura e inquina di più. Considerando un generico assicurato tra i 50 e i 60 anni, residente in provincia di Milano e in prima classe di merito, se in possesso di un veicolo di 10 anni pagherà 206 euro di assicurazione. Il dato sale a 228 euro se l’automobile ne ha 12 e a 284 se ne ha 14.
Se in provincia di Cuneo ci sono le automobili più vecchie del Piemonte, com’è la situazione ad Alba? Lo abbiamo chiesto ad Antonio Di Ciancia, comandante dei Vigili albesi. «I dati sull’età dei veicoli dei residenti di ogni Comune vanno richiesti alla Motorizzazione civile», spiega. «Dai numeri in nostro possesso è possibile sapere la classe ambientale delle automobili che transitano in città».
Ogni giorno, in media, si registrano 100mila veicoli. «Calcolando 700mila automobili alla settimana, il 64,3% sono Euro 6, ossia mezzi immatricolati dal 2015 in avanti. Seguono gli Euro 5, prodotti dal 2009 al 2015, con il 17,8%. Gli Euro 4, usciti dalle fabbriche tra il 2006 e il 2009, sono il 12,8. Seguono gli Euro 3, immatricolati tra 2001 e 2006, con il 4%. Lo 0,62% sono Euro 2, entrato in vigore nel 1997; gli Euro 1, attivi dal 1993, 0,12 e gli Euro 0 lo 0,36».
Avere un veicolo datato incide sulla possibilità di transitare nelle direttrici in cui è attiva la limitazione per i mezzi più inquinanti. Se l’omologazione è inferiore all’Euro 2 il divieto vale tutto l’anno, mentre per gli Euro 3 e gli Euro 4 diesel dal 15 settembre al 15 aprile, nei giorni dal lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 18.30.
Per tali categorie la Regione Piemonte concede, dal 2021, la possibilità di aderire al “Move-in”. Pagando un canone annuo, si ha diritto (nei giorni in cui i livelli di inquinamento sono nella norma) a circolare nelle zone interdette per una soglia di chilometri che varia a seconda del veicolo in possesso. «Si tratta di un sistema che è mai decollato, la gente si arrangia diversamente, circolando negli orari e nelle strade consentite. Oltretutto, per poter cambiare la macchina, con gli stipendi e il potere di acquisto di oggi servirebbero incentivi o prezzi inferiori», conclude Di Ciancia.
Davide Barile