
L’INIZIATIVA «Non è semplice, perché la vita viene assorbita totalmente dal bisogno di tuo figlio. Non potendo decifrare i suoi segnali comunicativi, ogni sforzo confluisce nel consolarlo, nell’accompagnarlo, nel contenerlo», racconta Anna. Lei è madre di due figli, vive ad Alba e ha 37 anni.
Il primogenito si chiama Davide (nome di fantasia) e ha ricevuto la diagnosi di autismo a circa 4 anni. «L’autismo è complesso. Richiede cura costante e sacrificio, anche perché il sistema sanitario non prevede particolari supporti ai nuclei familiari. Noi abbiamo perso quasi tutti gli amici, non abbiamo una vita sociale e la coppia è messa a dura prova. Ogni giorno pensiamo di rinunciare, di separarci, poi qualcosa ci tiene insieme e continuiamo ad andare avanti».
Davide, il loro bimbo, non parla, ha crisi lunghe e intense, è molto sensibile alle luci e ai rumori, si relaziona con gli altri in maniera imprevedibile. Al contempo è molto dolce e giocherellone, creativo e intelligente dal punto di vista cognitivo. Sono molte le famiglie che vivono nelle Langhe e nel Roero e che devono gestire situazioni simili, difficili non solo dal punto di vista pratico, ma anche emotivo, sociale e umano.
Nel tentativo di supportare queste realtà, nella provincia di Cuneo a metà dicembre è stato inaugurato il Laboratorio di tutti, nel Comune di Moretta. Si tratta dell’iniziativa della cooperativa Armonia work di Centallo che si occupa della trasformazione di prodotti ortofrutticoli e ha come obiettivo creare opportunità di inserimento lavorativo per adulti con disturbi dello spettro autistico e altre disabilità intellettive.
Il progetto è stato finanziato attraverso una raccolta fondi attiva da ottobre a dicembre 2023 su For funding, piattaforma di Intesa Sanpaolo dedicata a sostenibilità ambientale, inclusione sociale e accesso al mercato del lavoro per le persone in difficoltà. In tre mesi sono stati raccolti oltre 100mila euro grazie alle donazioni di cittadini e imprese private e ai contributi della banca e delle società del gruppo.
Andrea Perusin, direttore regionale Piemonte Sud e Liguria di Intesa Sanpaolo, ha spiegato a Gazzetta d’Alba: «Il laboratorio è un modo concreto per rispondere non solo al bisogno di assistenza, ma anche a quello di autonomia delle persone, con importanti opportunità di inclusione sociale e benefici per tutta la collettività. Tutto accade all’interno del programma Formula, un modello che stimola la solidarietà e il senso di comunità. Le raccolte fondi sono aperte a tutti, si può partecipare anche con piccole cifre e fare la differenza. Perché insieme siamo sempre più forti».
Prosegue: «Fino a oggi in Piemonte il programma Formula ha sostenuto diciotto progetti, per un totale di quasi 2 milioni di euro raccolti. A fine dicembre abbiamo chiuso altre due campagne. Così in tutto abbiamo attivato venti iniziative orientate perlopiù su giovani, famiglie in situazioni di fragilità, inclusione lavorativa, recupero delle periferie».
La provincia di Cuneo dall’avvio del programma nel 2021 ha raccolto oltre 543mila euro. Si tratta di un tassello importante, che tuttavia ovviamente non risolverà il problema epidemiologico e assistenziale.
L’autismo risulta un fenomeno in crescita (secondo gli ultimi dati diffusi dal Ministero della salute colpisce un bambino ogni 77) e le famiglie sul territorio sono sempre più in difficoltà e in condizioni di solitudine.
Con le associazioni per uno sviluppo reale e sostenibile
Oltre a MetAutismo (progetto realizzato a Centallo), il programma Formula di Intesa Sanpaolo in provincia di Cuneo ha sostenuto Hub GenerAzioni della cooperativa Proposta 80 di Cuneo per contrastare la povertà educativa e offrire attività sociali e formative per la comunità della Valle Stura; ed Ecostalla, allevamento etico per lo sviluppo rurale e per generare inclusione lavorativa della cooperativa I tesori della terra di Cervasca.
L’elenco prosegue con Non solo Hospice della fondazione Adas di Cuneo, per riqualificare il cortile e realizzare un giardino terapeutico nel nuovo centro di cure palliative che diventerà un punto di riferimento per gli operatori sanitari e per la popolazione.

Infine Vino è lavoro, un modello di produzione inclusivo promosso dalla cooperativa sociale Progetto Emmaus, che poggia sulla vocazione vitivinicola del territorio di Alba per promuovere l’inserimento lavorativo di persone fragili all’interno delle aziende agricole e produrre insieme vino di buona qualità. Spiega Andrea Perusin, direttore regionale Piemonte Sud e Liguria di Intesa Sanpaolo: «Il programma Formula vuole essere anche un modo per valorizzare le associazioni no profit, che a volte fanno fatica a trovare merito creditizio. Per questo è fondamentale supportare il Terzo settore per promuovere uno sviluppo dell’economia reale, anche in chiave sostenibile».
Entrando nel dettaglio aggiunge: «Nei primi nove mesi di quest’anno abbiamo erogato a questo mondo 210 milioni di euro, generando un impatto sociale straordinario, che abbiamo potuto misurare grazie ai rigorosi strumenti di analisi messi a punto con il supporto di Prometeia. Ogni euro investito nel 2023 nel Terzo settore ha generato 3 euro di benefici sociali, che sosterranno 3.260 occupati all’interno delle organizzazioni. Una conferma della portata sociale delle nostre iniziative, particolarmente rilevante in ambiti come l’istruzione di qualità, la salute e il benessere, la lotta alla povertà e alle disuguaglianze, e la sostenibilità ambientale».
Maria Delfino
