
CUNEO È stata sospesa l’attività imprenditoriale per 4 aziende agricole, fra le 9 che presentavano profili di irregolarità su un totale di 19 controllate. È il bilancio delle verifiche eseguite dall’Ispettorato territoriale del lavoro di Cuneo a partire da inizio anno, con particolare attenzione al personale occupato nei lavori di potatura delle viti tra Langhe e Roero.
Nel dettaglio, sono stati individuati 15 lavoratori in nero. Per quattro imprese, dove la soglia del lavoro irregolare superava il 10%, è scattata la sospensione. In due casi il provvedimento è stato adottato con aggravio di recidiva, perché una sanzione analoga era già stata adottata nell’ultimo quinquennio. In un altro caso la sospensione derivata dalla mancanza del documento di valutazione dei rischi (Dvr).
«Dall’analisi del contesto sanzionatorio – osserva l’ispettorato – emerge che la maggior parte delle irregolarità riguarda il fenomeno del contoterzismo, ovvero di imprese senza alcuna organizzazione imprenditoriale, senza alcuna attrezzatura né tantomeno possesso o uso di appezzamenti coltivati, cui le aziende agricole si affidano per svolgere alcuni servizi in appalto».
Il neoresponsabile dell’Itl Giuseppe Falcone sottolinea che la prassi non esonera i committenti da responsabilità, «soprattutto in ordine alle differenze retributive e contributive».
