
ALBA Vicino alla scuola media Pertini, in via Santa Margherita 33, è presente una carrozzeria, ospitata in un capannone con la copertura del tetto in amianto. Sono lastre che risalgono tutte a prima del 1992, anno in cui la vendita e la produzione del materiale fu messa al bando per le gravi conseguenze per la salute che possono derivare dall’inalazione delle fibre di asbesto.
E più una lastra è datata e potenzialmente ammalorata, più gli effetti possono essere pericolosi, visto che il danno può derivare dallo sfaldamento e dalla successiva propagazione nell’aria delle particelle. Nel caso della Moretta, il problema si pone soprattutto per la vicinanza della scuola media. Per questo motivo, già nel 2023 un gruppo di genitori aveva segnalato la presenza della tettoia alla dirigenza dell’istituto che, a sua volta, aveva fatto riferimento all’ufficio amianto del Comune. Ogni cittadino può avvalersi, anche in forma anonima, di tale strumento con riferimento al Municipio di residenza. In seguito, l’Arpa effettuerà i controlli del caso.
L’ordinanza già scaduta a marzo
Sulla base dei dati elaborati, poi, il sindaco può firmare un’ordinanza per la messa in sicurezza dell’area: sarà il proprietario a doversi fare carico della rimozione o del consolidamento con vernici fissative. Per via Santa Margherita, l’ordinanza emessa dal Comune era già scaduta a marzo dell’anno scorso. Come ha spiegato l’assessore all’ambiente Roberto Cavallo, «risulta sia stato fatto nulla e così la Polizia municipale, dopo un sopralluogo, ha redatto notizia di reato».
A entrare nel dettaglio è il comandante, Antonio Di Ciancia: «Il proprietario aveva richiesto una proroga di ulteriori sei mesi, per via di alcuni suoi problemi di salute. Ormai il tempo è scaduto: siamo nella fase di notifica della sanzione. Chi non ottempera a quanto chiesto dall’ordinanza, va incontro a una contravvenzione di circa 6mila euro, oltre alla denuncia all’autorità giudiziaria, così come prescritto dall’articolo 650 del Codice penale. Poi, se il rischio per la salute pubblica è elevato, il Comune può intervenire per eseguire i lavori e addebitarne l’importo al proprietario».
La situazione amianto in città
Il 23 gennaio è scaduta un’altra ordinanza di rimozione, relativa a 110 metri quadrati di amianto a copertura di un immobile in via Franco Centro, al numero 1. Anche in questo caso, pare che il proprietario abbia ancora fatto nulla. Il 20 luglio, poi, ne scadrà un’altra: si tratta di circa 170 metri quadrati in viale Cherasca 44. Sempre per quest’ultimo caso era arrivata una segnalazione relativa al civico 41, ma l’ordinanza non era stata emessa perché, nel frattempo, il proprietario aveva rimosso i 237 metri quadrati di Eternit presenti.
Le stime degli anni passati parlavano di circa 120mila metri quadrati di amianto ancora presenti ad Alba. Dichiara l’assessore Cavallo: «Sto lavorando per potenziare lo sportello amianto del Comune, soprattutto dal punto di vista della comunicazione. Insieme al personale degli uffici, stiamo preparando un aggiornamento importante del censimento».
Davide Barile
