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Il pellegrinaggio da Bra a Castellinaldo in memoria del beato Bordino

Il pellegrinaggio da Bra a Castellinaldo in memoria del beato Bordino 4

di Lino Ferrero

BRA Il piazzale antistante l’antico santuario della Madonna dei fiori comincia a riempirsi: non ci sono solo i fedeli diretti alla Messa delle 8, ma anche numerosi partecipanti giunti a commemorare il beato fratel Luigi Bordino.

È il giorno della camminata che rievoca il pellegrinaggio compiuto da fratel Luigi dal suo paese natale, Castellinaldo, verso il santuario, nel momento in cui cercava luce per capire quale strada intraprendere nella sua vita.

La marcia è molto più di un cammino: è un tributo spirituale, un gesto di memoria e fede che rinnova il legame profondo tra fratel Luigi – alpino, prigioniero di guerra e poi umile religioso votato alla carità – e i luoghi che ne hanno segnato la vita.

Gli Alpini di Bra erano pronti alla partenza, e lungo il percorso altri Alpini hanno atteso e accolto i pellegrini alle varie tappe, fino all’arrivo a Castellinaldo.

Tra i partecipanti, in prevalenza castellinaldesi, spiccavano anche due donne con lo stesso nome, Silvia: una di Bra e una di Cherasco. A dare loro il benvenuto, i sindaci dei due comuni coinvolti: Gianni Fogliato per Bra ed Enrico Marsaglia per Castellinaldo. Dopo la consueta foto di gruppo, la marcia ha preso il via.

Nel pomeriggio, i pellegrini sono giunti a Castellinaldo, verso le 18, dopo ore di cammino tra strade e sentieri del Roero.

La giornata si è conclusa alle 20.30 con una solenne celebrazione presieduta dal vescovo di Alba, monsignor Marco Brunetti, alla presenza dei rappresentanti delle due amministrazioni comunali, tra cui Lino Ferrero per Bra, molto partecipato alla quale è seguito un momento di festa. Presenti anche le nipoti e il pronipote del beato fratel Luigi.

Una giornata intensa e ricca di significato, dedicata a fratel Bordino. In questo clima di devozione e ricordo, prende forma anche un nuovo progetto: la nascita di un’associazione a lui intitolata, voluta da un gruppo di persone che da alcuni mesi si sta impegnando per far conoscere e portare avanti il suo messaggio di solidarietà e cura verso i più fragili. Un segnale concreto di speranza, perché l’eredità spirituale di fratel Luigi continui a fiorire.

Un grazie da parte degli organizzatori, all’Ana (Associazione nazionale alpini) dei vari paesi che hanno contribuito come sempre alla buona riuscita e all’accompagnamento di questa bella iniziativa che ha lasciato tutti, sia chi ha partecipato, sia chi l’ha seguita con grande soddisfazione e gioia.

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