
di Andrea Olimpi
ALBA – È stata inaugurata venerdì 3 ottobre alle 17.30, nella Chiesa di San Domenico di Alba, la mostra More than Kids di Valerio Berruti, terzo capitolo di un percorso espositivo che coinvolge più sedi e che, dopo Fondazione Ferreroe Palazzo Reale di Milano, approda ora nella città natale dell’artista.
L’esposizione, curata da Nicolas Ballario e Arturo Galansino, resterà aperta fino al 3 dicembre con ingresso gratuitonei consueti orari: dal martedì al venerdì dalle 15 alle 18, sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.
All’inaugurazione erano presenti la signora Maria Franca Ferrero, il sindaco di Alba Alberto Gatto con la vice sindaco Caterina Pasini, diversi assessori e consiglieri comunali di maggioranza e opposizione, oltre a numerosi rappresentanti di enti e associazioni del territorio.
Promossa dalla Città di Alba in collaborazione con la Fondazione Ferrero, l’esposizione si svolge in concomitanza con la 95ª Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, affiancandosi per un periodo alla mostra milanese allestita a Palazzo Reale. Dopo il successo delle precedenti tappe – la prima alla Fondazione Ferrero, dal 4 aprile al 4 luglio, e la seconda a Milano – il percorso dell’artista si arricchisce di un nuovo dialogo con uno spazio simbolico della città.
In San Domenico, More than Kids presenta una selezione di opere significative e inedite, tra cui la grande installazione scultorea Nel silenzio (2025, vetroresina, cemento e terra, 8×5 metri), che sviluppa il tema dei bassorilievi già esposti alla Fondazione Ferrero e a Palazzo Reale. Al centro dell’allestimento, due figure di bambine dormienti adagiate su un suolo arido evocano il tema dell’inconsapevolezza umana e della fragilità del pianeta. Ispirandosi al celebre “Il sonno della ragione genera mostri” di Francisco Goya, Berruti riflette su un torpore solo apparente, metafora della nostra distrazione di fronte ai cambiamenti climatici.
In continuità con la mostra alla Fondazione Ferrero – dove erano stati presentati i disegni della stessa serie esposti l’anno precedente in Cina – l’abside del San Domenico accoglie la grande installazione Endless love. I diciotto arazzi (2018, affreschi su juta 200×80 cm ciascuno), già esposti a Los Angeles e New York, raffigurano un abbraccio simbolico tra fratelli che richiama la spirale del DNA, emblema del legame familiare. L’opera, mai presentata prima in Italia, è uno dei momenti più intensi dell’intero percorso espositivo.
La cappella laterale è invece dedicata al gruppo scultoreo Nel nome del padre (installazione in vetroresina, cemento e terra, 150×100 cm totali), composto da cinque figure di bambini idealmente ritratti in preghiera, ciascuno con un atteggiamento diverso nel rivolgersi a Dio. L’opera riprende in scala ridotta l’installazione realizzata per la tappa inaugurale alla Fondazione Ferrero.
Un’area della mostra è riservata al documentario prodotto da Sky Arte, che racconta la genesi e lo sviluppo del progetto More than Kids attraverso interviste a protagonisti e critici d’arte, offrendo al pubblico uno sguardo privilegiato sul processo creativo dell’artista. La mostra, nelle sue diverse sedi, è accompagnata da un catalogo edito da Allemandi, disponibile in tutte le librerie.
«Dopo la Fondazione Ferrero e Palazzo Reale a Milano, siamo orgogliosi che More than Kids trovi ad Alba la sua nuova casa – dichiarano il sindaco Alberto Gatto e la vice sindaco Caterina Pasini. – Non è soltanto una tappa espositiva, ma un segno concreto di come la nostra città sappia accogliere l’arte contemporanea e farla dialogare con la propria identità. Alba dimostra ancora una volta di essere un luogo capace di unire tradizione e innovazione, radici e futuro».
Valerio Berruti, nato ad Alba nel 1977, utilizza l’antica tecnica dell’affresco, la scultura e la video-animazione per creare immagini essenziali ispirate all’infanzia, momento sospeso tra potenzialità e sogno. Nel 2009 partecipa alla 53ª Biennale di Venezia, presentando un’animazione composta da 600 disegni affrescati con la musica di Paolo Conte. Nel 2011 espone Kizuna al Pola Museum di Tokyo, con colonna sonora di Ryuichi Sakamoto, e nel 2012 vince il premio internazionale Luci d’Artista di Torino. Tra le opere più note, La giostra di Nina (2018), con musiche di Ludovico Einaudi, e la monumentale scultura Alba (2022), donata alla città dalla famiglia Ferrero e collocata in piazza Michele Ferrero. Nel 2024 la personale Circulating Sketch ha inaugurato al Teagan Space di Pechino.
Galleria fotografica ©Barbara Guazzone
