CORTEMILIA Ad alcuni sembrerà surreale, soprattutto in Italia, eppure sono numerose le persone che scelgono di dedicare parte delle proprie vacanze per dare un contributo fattivo a progetti di utilità collettiva, come ridipingere scuole, ripristinare sentieri o costruire piccole infrastrutture.
Thea, olandese, ha 66 anni e da quando ne aveva diciotto partecipa ai campi estivi di volontariato promossi da Ibo – l’associazione internazionale che facilita il contatto tra volontari e realtà locali con progetti di comunità –, perché sa bene che, oltre a lavorare, si tratta di conoscere da vicino la cultura dei luoghi, incontrare persone nuove, condividere conoscenze e idee.
L’obiettivo del campo di lavoro 2018 a Cortemilia è stato quello di contribuire a riportare alla sua bellezza originaria l’area di Monteoliveto, togliendo la vegetazione in eccesso e ripulendo l’antica sternìa, che dalla pieve sale fino alla cascina. I volontari, provenienti da Spagna, Olanda e Italia, in due settimane di lavoro, hanno ottenuto un risultato eccellente, che permette di valorizzare il luogo, rendendolo più accogliente e attrattivo. Monteoliveto, infatti, è un’area di grande pregio non solo per Cortemilia, ma per tutta l’alta Langa: oltre a essere utilizzato in occasioni di carattere istituzionale, ospita laboratori didattici rivolti alle scuole e progetti Erasmus di carattere universitario.
«L’iniziativa dei campi di lavoro per volontari è stata fortemente voluta dalla nostra Amministrazione comunale, che crede nella valorizzazione del proprio patrimonio paesaggistico come leva economica dell’offerta culturale e turistica», dice il sindaco di Cortemilia e presidente dell’Unione montana Alta Langa, Roberto Bodrito. Il progetto è stato curato e coordinato da Donatella Murtas, con la collaborazione di Renato Marchisio e Fabrizio Gallo.
Fabio Gallina