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Go wine ha presentato a Milano le nuove annate di Barolo, Barbaresco e Roero

Go wine ha presentato a Milano le nuove annate di Barolo, Barbaresco e Roero

VINO Serata speciale giovedì 17, a Milano, con una vera e propria anteprima per le nuove annate di Barolo, Barbaresco e Roero. La serata ha dato un forte segnale di ripresa dopo un lungo periodo di difficoltà dovuto alla pandemia. Il miglioramento della situazione generale, il richiamo di oltre 30 cantine di Langa e Roero e le ampie sale dell’hotel Melià sono stati il mix vincente di un evento che ha avuto un grande successo. «Siamo grati alle molte cantine che hanno voluto condividere questo evento e che hanno creduto in un progetto che Go wine ha scelto di confermare, nel rispetto della sicurezza e visto il miglioramento della situazione epidemiologica. Abbiamo potuto così riprendere, dopo un anno di pausa, una tradizione che dura da 18 anni e che ci vede ogni febbraio proporre questo grande momento tutto dedicato al vitigno nebbiolo e rivolto al grande pubblico di Milano», affermano gli organizzatori.

Il tema dell’incontro con viticoltori, dell’assaggio, del confronto sulle nuove annate con alcune comparazioni con annate anteriori ha creato dibattito e interesse fra il folto pubblico. Le impressioni in sala sono state molteplici: tra tutte spicca la freschezza e piacevolezza dell’annata 2018 del Barolo, rispetto anche a un 2017 più caldo e austero, aspetto che permette di collocare la nuova annata in linea con le ultime tendenze del mercato. Maida Mercuri, anima del ristorante al Pont de ferr ai Navigli ha colto bene lo spirito dell’evento: «Questa degustazione serve per aprire la mente, perché non c’è niente come assaggiare due nuove annate per capire quanto conta il terroir, l’esposizione e la mano dell’uomo. Questo tipo di evento ti fa capire quanto il vino sia complesso. La 2017, in alcuni casi, in base all’esposizione, è stata un po’ penalizzante. L’annata 2018 del Barolo invece secondo me vince su tutto. Ma aldilà di questo: quanto ti apre la mente una degustazione simile! Si può parlare veramente con chi lavora in vigna, approfondire. Ed è una ricchezza che ti porti a casa».

Go wine ha presentato a Milano le nuove annate di Barolo, Barbaresco e Roero 1

Due masterclass hanno affiancato il programma del banco d’assaggio. Sono state condotte per Go wine da Gianni Fabrizio, giornalista e curatore della Guida ai vini de Il gambero rosso: «La 2018 è stata un’annata anche un po’ piovosa, difficile, ma i risultati sono molto buoni: il nebbiolo, forse tra tutti i vitigni di Langa, è quello che ha saputo trovare delle ottime soluzioni anche nel 2018. Pensando al 2016 per la Riserva, direi due belle annate con una 2018 da godere anche giovane e una 2016 che sarà un’annata di lungo invecchiamento, ma già buona da bere oggi. Per quanto riguarda il Barbaresco e il Roero, il 2019 è una bella annata di equilibrio, molto piacevole da giovane ma anche in grado di invecchiare». Si è respirato in sala un senso di entusiasmo e fiducia e l’augurio è che possa di essere di buon auspicio. «Le lunghe chiusure legate alla pandemia hanno portato  una rinnovata attenzione di tante cantine verso il pubblico italiano e viceversa. Una sensazione che è stata più volte richiamata in tanti territori del vino e che si è avvertita anche nelle Langhe e nel Roero. Confidiamo che il 2022 possa essere l’anno di una ripresa piena e che alcuni buoni numeri possano consolidarsi in termini di consumo del vino e di presenze enoturistiche», concludono da Go wine.

L’evento ha aperto un tour che Go Wine promuove in Italia nei prossimi mesi e che porterà le cantine di Langa e Roero in altre tre grandi città italiane: Genova (15 marzo), Roma (19 maggio) e Bologna (24 maggio).

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