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Al Regina Margherita nuovi spazi per riabilitazione con Bagnaia

Tre palestre e due ambulatori, tra i donatori l'Ugi

Al Regina Margherita nuovi spazi per riabilitazione con Bagnaia
foto scaricata da sito ANSA

TORINO L’ospedale infantile Regina Margherita di Torino ha inaugurato oggi i nuovi spazi di riabilitazione, tre palestre e due ambulatori, realizzati grazie alla generosità di molti soggetti, a partire dall’Ugi (Unione genitori italiani contro il tumore dei bambini), che ha donato 200.000 euro con il contributo di Pecco Bagnaia e della moglie Domizia Castagnini, che hanno devoluto i loro regali di nozze. Tra i presenti, altri piloti, Franco Morbidelli, Carlo Casabianca e Andrea Migno.

«Niente è stato più semplice che pensare a donare il ricavato del matrimonio a un’azione così bella – sottolinea Bagnaia -. Con la palestra io condivido la mia vita ed è bellissimo poter donare la stessa cosa a dei ragazzini e a dei bambini che ne hanno veramente bisogno. In ambito sportivo voglio continuare a crescere ancora nei risultati – aggiunge – così come voglio continuare a crescere nella vita personale sotto tanti punti di vista, anche di solidarietà».

«Oggi raggiungiamo un obiettivo importante – ha sottolineato la direttrice del dipartimento Patologia e cura del bambino dell’Oirm, Franca Fagioli -. Nel lungo percorso di guarigione dei bambini e ragazzi dobbiamo pensare anche al loro futuro e in questo entra la riabilitazione, anche come sostegno psicologico oltre che aiuto motorio per farli guardare al futuro con speranza».

Per il presidente dell’Ugi, Enrico Pira, «questo progetto è il segno tangibile dell’accordo siglato col Comune» e la vicesindaca Michela Favaro conferma che «oggi è la dimostrazione che quando si fa squadra si realizzano i sogni».

«A fronte del dramma della malattia c’è sempre una certezza, il Regina Margherita», – dice l’assessore regionale al Bilancio, Andrea Tronzano, a cui fa eco l’assessore alla Sanità, Federico Riboldi che definisce l’Oirm «un porto sicuro. Oggi dimostriamo, che il modello Piemonte, in cui tutti collaborano per offrire a tutti gli stessi diritti di accesso alla sanità pubblica, funziona».

«Con questi nuovi spazi l’ospedale – ha commentato il presidente della Regione, Alberto Cirio – compie un ulteriore passo verso l’eccellenza nella cura dei piccoli pazienti. È un approccio in cui crediamo molto, perché i bambini non sono piccoli adulti, ma hanno una loro specificità, anche nell’affrontare i percorsi di malattia e di cura».

Ansa

 

 

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