Quali sono a suo avviso i vantaggi del federalismo fiscale, Spolaore?
«La manovra federalistica si compone di un certo numero di decreti. I provvedimenti più interessanti riguardano il federalismo municipale: si tratta di un meccanismo che premierà i Comuni “virtuosi”, ribaltando i parametri di assegnazione delle risorse. Oggi gli enti locali ricevono fondi in base a quanto spendono, il federalismo invece concede risorse in relazione alle reali necessità e tende a sanzionare i negligenti. Inoltre, mira a responsabilizzare gli amministratori, attribuendo loro una maggiore discrezionalità a livello di gestione degli introiti derivati dalle imposte».
Dunque, Alba potrebbe guadagnarci? Le ricerche della Cgia veneziana (vedi qui) dicono che saranno i Comuni del Centro-Nord i privilegiati dal federalismo…
«Alba sarà premiata, perché le Amministrazioni che si sono susseguite hanno fatto un buon lavoro. Il Sud non sarà penalizzato: il federalismo mira a ristabilire l’equilibrio a livello finanziario e per questo è stato ideato il fondo perequativo, con funzione di supporto per quelle realtà che maggiormente boccheggiano. Tutti potranno partire dallo stesso punto».
A sentire lei, sembra un progetto equo: significa che non si dovrà sopportare un incremento delle imposte?
«Il federalismo municipale non mira a rimpolpare il peso delle tasse. I Comuni disporranno, però, di una certa quota di arbitrarietà nel gestire le entrate e il carico fiscale, dunque è difficile sul punto fare previsioni. Inoltre, dato che i decreti attuativi devono ancora passare al Senato, le certezze si contano sulla punta delle dita».
Perché si contano così tanti oppositori alla “rivoluzione federalista”?
«Il concetto di federalismo è accettato in maniera trasversale, opposizione compresa. Ma la manovra è osteggiata dai tanti personalismi che albergano nei palazzi del potere. Ad esempio, il segretario del Partito democratico Pier Luigi Bersani sembra anteporre il consenso politico all’interesse reale dei cittadini, dichiarandosi sostanzialmente d’accordo col federalismo solo nel caso in cui a portare avanti il cambiamento non sia la compagine berlusconiana. Mi pare una vera assurdità!».
Come tirare le somme di ciò che sta accadendo?
«Visto che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha rinviato al Senato il decreto, non possiamo prevedere sviluppi. Per rischiarare le nebbie, il presidente della Regione Roberto Cota sarà ad Alba venerdì 18 febbraio, alle 18, presso la chiesa di San Giuseppe. Parlerà del suo libro e pure di federalismo, per illustrarne dinamiche e risvolti. Di certo non mancheranno novità».
Paolo Spolaore è segretario della Lega Nord albese
Matteo Viberti