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Bottari Lattes Grinzane – Il premio “La quercia” a Enrique Vila-Matas

Caterina Bonvicini con Il sorriso lento (Garzanti), Valerio Magrelli con Addio al calcio (Einaudi), Colum McCann con Questo bacio vada al mondo intero (Rizzoli): sono i primi vincitori del nuovo premio Bottari Lattes Grinzane per la sezione Il germoglio, dedicata ai migliori libri di narrativa italiana o straniera pubblicati nell’ultimo anno.

Premio IlGermoglio LaQuercia
Giorgio Barberi Squarotti e Carlo Cerrato

A decretarli è stata una giuria di nomi celebri della letteratura e del giornalismo, che li ha resi noti sabato scorso. La cerimonia, alla cantina Terre del Barolo di Castiglione Falletto, coordinata da Carlo Cerrato, caporedattore del telegiornale Rai del Piemonte, ha visto la partecipazione di un folto pubblico, tra il quale spiccavano rappresentanti della Regione e delle istituzioni, sindaci dei paesi, sostenitori privati e operatori del turismo e del territorio.

Ha aperto la cerimonia per Il germoglio Caterina Bottari Lattes, presidente della Fondazione organizzatrice del Premio. Quello che ha voluto lanciare al pubblico presente è stato un messaggio forte, che travalica i confini della letteratura: «In questo giorno di festa per la nascita del nuovo Premio, consegno nelle vostre mani questo germoglio, perché la sua linfa possa penetrare nelle vostre coscienze e trasmettervi il coraggio e la forza per aiutare l’Italia, in questo momento di difficoltà, a ritrovare la dignità perduta».

Un augurio ribadito da Adolfo Ivaldi, vicepresidente della Fondazione e alla guida dell’Associazione che cura il premio: «Nonostante il momento difficile che sta vivendo, la cultura deve sottrarsi alle pressioni e non guardare in faccia la politica; questo Premio ha tutte le carte in regola per riemergere e riaffermarsi, perché “la buona letteratura è sempre onesta”». È il motto con cui il Premio Grinzane rinasce in seno alla Fondazione monfortese, le porte della quale, dice la Presidente, «sono sempre aperte a tutti, in particolare ai giovani, il futuro del Paese, ai quali vogliamo rivolgerci attraverso la cultura».

È il coinvolgimento dei ragazzi il primo obiettivo del nuovo Grinzane, il quale recupera le idee originarie del suo ideatore, don Francesco Meotto, riprendendone il percorso, seppure con un nuovo stile e una nuova organizzazione. A passare il testimone ai giovani è la giuria tecnica, presieduta da Giorgio Barberi Squarotti, affiancato da Corrado Augias, Angela Bianchini, Valter Boggione, Gian Arturo Ferrari, Ricardo Kirschbaum, Paolo Mauri, Roberto Napoletano, Lidia Ravera, Bruno Quaranta e Giovanni Santambrogio. I ragazzi delle sette giurie scolastiche sceglieranno il supervincitore, che sarà reso noto sabato 4 giugno. Sono coinvolti i licei Govone di Alba, Bodoni di Saluzzo, Alfieri di Torino, Fogazzaro di Vicenza, Mamiani di Roma, lo Scacchi di Bari e il liceo italiano Cristoforo Colombo di Buenos Aires.

La preferenza dei ragazzi sarà rivolta a uno dei tre finalisti decretati dalla giuria, la cui scelta, spiega Barberi Squarotti, «è stata ardua, sia per l’enorme quantità di titoli pervenuti in poco tempo, sia per l’alto valore di molte opere». «Temevamo qualche difficoltà iniziale, viste le vicende che hanno coinvolto l’ex Grinzane, invece gli editori hanno aderito da subito con entusiasmo, come testimonia il numero delle opere partecipanti al concorso», spiega Ivaldi.

Ben novanta i titoli sottoposti al giudizio della giuria, pervenuti da 45 case editrici, con autori che vanno dallo scrittore esordiente a premi Nobel e Pulitzer. Rilevante è stata la partecipazione di titoli stranieri: 29 opere su 90 in concorso, provenienti da 18 Paesi.

Ma non finisce qui. Con un coup de théâtre, il Presidente della giuria ha fatto un annuncio «fuori programma »: sull’onda dell’entusiasmo, la Commissione, riunitasi per decretare i vincitori della sezione “giovane” del Premio, ha nominato anche il vincitore della seconda sezione, La quercia, dedicata allo scrittore ed editore Mario Lattes e riservata a opere letterarie che hanno ottenuto un consenso duraturo nel corso degli anni da parte di pubblico e della critica. La scelta è caduta su Enrique Vila-Matas, autore spagnolo nativo di Barcellona.

Vila-Matas
Enrique Vila-Matas

Una decisione unanime, che poggia su una motivazione che diventa augurio per le nuove promesse della letteratura, come spiega Barberi Squarotti: «L’opera dello scrittore che abbiamo scelto possiede un valore e una durata riconosciuti e si presta a essere considerato un ideale punto di riferimento anche per gli autori della sezione Germoglio, ai quali auguriamo di trasformarsi presto da “germogli” in “quercia”». I vincitori delle due sezioni saranno premiati sabato 1° ottobre a Monforte. Al supervincitore del Germoglio andranno diecimila euro, ai due finalisti 2.500 euro ciascuno. Alla Quercia – Vila- Matas ha confermato la sua presenza alla cerimonia – ne spetteranno altrettanti.

Elisa Pira

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