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L’opposizione: conflitto d’interessi per il distributore

Nuove polemiche nel paese dell’alta Langa. Nell’ultima seduta consiliare, la minoranza guidata da Antonio De Simone ha contestato la decisione della Giunta di Domenico Chiola di declassare a strada vicinale la carreggiata di via Lupoggio, che dal 1992 è considerata comunale e per il cui ripristino il Comune aveva ottenuto e speso un contributo di oltre 500 mila euro. In segno di totale disappunto il leader della minoranza ha abbandonato la sala consiliare.

I rappresentanti dell’opposizione si sono anche rivolti a Gazzetta per accendere i riflettori sulla questione del distributore di carburante di Campetto. L’impianto, realizzato da un privato intorno agli anni ’60, nel 1996 è stato acquisito, a un prezzo esiguo, dal Comune, il quale a sua volta decise di affidarlo in gestione, a un privato. L’obiettivo dell’Amministrazione civica era di rendere il distributore un servizio di pubblica utilità: infatti, il contratto di gestione, della durata di 9 anni, prevedeva, tra le altre cose, che per ogni litro di carburante venduto, le casse comunali incamerassero 8 lire.

Il contratto venne rinnovato e prolungato fino al maggio 2011; quando l’accordo è definitivamente concluso. Inoltre, a tre mesi dalla scadenza, il Comune ha provveduto a disdettare il gestore. In seguito è stata indetta una gara pubblica per l’assegnazione della gestione: negli uffici municipali è pervenuta la candidatura di un fornitore, ma la documentazione presentata non era completa; pertanto si è dovuto ricorrere a una seconda gara d’appalto, che però è andata deserta.

Nonostante tutto, il distributore è ancora in funzione grazie ai vecchi gestori e la minoranza crede che ci sia un conflitto di interessi. «Probabilmente, si sarebbe potuto risolvere il problema a monte, se l’attuale sindaco, al momento dell’elezione, avesse rescisso il contratto di gestione del distributore, che è intestato a un suo diretto erede», affermano gli esponenti dell’opposizione, i quali hanno anche proposto una soluzione: «Visto che il distributore è un servizio di pubblica utilità, si potrebbe valutare l’opportunità di attivare 24 ore su 24 il self service, aggirando il problema del gestore».

L’attenzione della minoranza si è concentrata anche sull’area che circonda le pompe di benzina: «La scelta del Comune di investire 10 mila euro per installare i servizi igienici ci lascia perplessi. Inoltre, chiediamo che venga rimosso il box installato sul suolo pubblico e oggi utilizzato come garage».

Enrico Fonte

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