Quest’anno sarà un Natale quattro volte magico sotto le torri. Alba, per il terzo anno consecutivo, si prepara ad accogliere la Notte della Natività, la manifestazione promossa con successo dal Borgo di San Lorenzo, che ha deciso di fare le cose in grande. Innanzitutto, di declinare al plurale l’evento, promovendo le Notti della Natività, quattro date nel mese di dicembre per un programma di appuntamenti rinnovato e sempre più ricco.
La magia del Natale rivivrà sulle piazze del centro storico con una rappresentazione del presepe vivente in quattro atti: non una semplice messa in scena, ma piuttosto un’interpretazione surrealista di momenti salienti della storia della nascita di Gesù.
Dall’annunciazione, protagonista del pomeriggio di giovedì Note di angeli in piazza Duomo (dalle 16.30), al censimento romano, con la lotta dei gladiatori nella notte a loro dedicata che intratterrà il pubblico di piazza Savona sabato dalle 17 fino a tarda sera. E poi ancora, la prossima settimana, la Notte della Natività, il culmine di tutto l’evento, sabato 17 dicembre dal pomeriggio in piazza del Duomo alla sera nella Cattedrale, seguita il giorno dopo dall’adorazione (domenica 18) dalle 15 ancora una volta in piazza Duomo.
Come sarà possibile dar vita e coordinare una serie di appuntamenti che vedono esibirsi musicisti, attori professionisti e no, artisti, gruppi e fornitori di servizi vari? «Con tanto lavoro, impegno, passione e volontari», risponde Ines Manissero, presidente del Borgo San Lorenzo, che ha creduto con i suoi collaboratori fin dalla prima edizione nell’originale iniziativa. «La Natività ad Alba è cresciuta di anno in anno e questa volta abbiamo scelto di offrire agli albesi più appuntamenti diluiti nel tempo, per creare ancora meglio l’atmosfera del Natale e sfruttare le risorse. Grazie al supporto del Comune, dell’Ente fiera e della Regione stiamo preparando uno spettacolo mai visto prima. Un ringraziamento particolare va agli sponsor e a tutti quelli che collaborano all’evento, dai tanti volontari del San Lorenzo, agli altri borghi, ai commercianti albesi».
Senza dimenticare la Chiesa, visto che protagonista assoluta della rappresentazione è una storia di fede e speranza, antica, ma sempre nuova e attuale: la nascita di Gesù Bambino.
Per don Dino Negro, parroco del Duomo, il ringraziamento va a tutta la macchina organizzativa delle Notti della Natività: «La rievocazione storica e artistica è realizzata con passione e impegno e, solo per questo, sarà ampiamente apprezzata come negli anni precedenti e aiuterà il popolo, credente e no, a non distogliere l’attenzione dall’evento del Natale, la nascita di Gesù. Il rischio del Natale è oggi quello di raccontare tante storie e non la Storia, quella di Dio che si è fatto uomo. Iniziative di questo tipo ci aiutano invece a fare luce sull’evento che, oltre duemila anni fa, ha diviso la storia dell’uomo e ha dato speranza a tutta l’umanità».
Cristina Borgogno