Pochi mezzi, andate in bicicletta

«Se in questi giorni la posta arriva nelle case, bisogna ringraziare i portalettere e il loro impegno». Lo dice un esponente sindacale della Filiale di Alba illustrando i problemi di organico e mezzi che stanno interessando a livello provinciale il settore del recapito.

Secondo i sindacati, oltre alle carenze di personale di cui si è parlato spesso (mancanza di titolari di zona, pochi addetti di “scorta” per coprire le assenze, ricorso a portalettere con contratti a tempo determinato), c’è anche un problema di parco-mezzi. Sul territorio provinciale mancherebbero 24 autovetture per i portalettere e nei mesi scorsi (a quanto pare anche dalle nostre parti) è accaduto che due addetti al recapito usassero lo stesso mezzo per la consegna della corrispondenza, con conseguente allungamento dei tempi. E in questi giorni si parla di auto nel cebano ancora senza pneumatici da neve.

Nelle scorse settimane è stata aperta una vertenza tra le organizzazioni sindacali e Poste italiane, che ha portato al blocco fino al 30 dicembre delle p r e s t a z i o n i straordinarie da parte degli addetti al recapito. Azione che, nel periodo delle feste natalizie, porterà quasi certamente a un aumento delle giacenze.

«Si tratta di un problema legato al parco-mezzi e all’assegnazione dei mezzi da Roma », afferma il responsabile della comunicazione di Poste italiane per il Piemonte Antonio Sgroi. «Ci sono situazioni critiche nell’area cuneese, mentre nell’albese i problemi sono più contenuti».

La scorsa settimana si è svolto un incontro a Cuneo alla presenza dei responsabili del recapito, che non è servito a sbloccare la situazione. Infatti, nonostante l’azienda abbia provveduto a rivedere alcune zone di recapito, le organizzazioni sindacali non hanno ritenuto chiusa la vertenza e, con due dichiarazioni distinte (Cgil da una parte, Cisl, Uil e Ugl dall’altra), non hanno risparmiato critiche al progetto di Poste italiane. Secondo Cisl, Uil e Ugl, la proposta aziendale di rimpiazzare gli automezzi mancanti con 20 “motomezzi” e 4 biciclette non è compatibile, per ragioni di sicurezza, con il territorio e le condizioni meteo della Granda.

Inoltre, la Cgil segnala che non sono ancora state date indicazioni su modalità e tempi della prevista fornitura ai portalettere di mezzi Free-duck (quadricicli elettrici). Ora, la vertenza si sposta a livello regionale. Un nuovo incontro potrebbe già svolgersi prima di Natale.

Corrado Olocco

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