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Tagli: il Comune porta la Regione di fronte al Tar

Il Comune di Bra vuole portare la Regione Piemonte di fronte al Tribunale amministrativo regionale perché si ritiene danneggiato dai tagli economici ai servizi di trasporto pubblico previsti da una delibera adottata dalla Giunta regionale del novembre scorso. Una battaglia condivisa con i Comuni di Cuneo e di Alba, gli altri centri a cui fa capo una rete di trasporti definita “conurbazione”, che intendono anche loro rivolgersi al Tar.

«Il decreto “Burlando” del 1997 ha individuato alcuni princìpi cardine soprattutto per quanto riguarda i cosiddetti “servizi minimi” definiti come “qualitativamente e quantitativamente sufficienti a soddisfare la domanda di mobilità dei cittadini” e ha previsto che a finanziarne i costi d’esercizio siano le Regioni », spiega il sindaco Bruna Sibille. «Queste devono approvare i programmi triennali dei servizi di trasporto pubblico locale, nei quali si individuano l’organizzazione della rete dei servizi minimi e la quantificazione delle risorse necessarie al finanziamento dei costi».

La Regione Piemonte, a suo tempo, ha recepito appieno le disposizioni nazionali e ha confermato che la spesa grava esclusivamente sul bilancio della Regione (garantendo il 65% dei costi, mentre il restante 35% deve essere coperto con i ricavi di biglietti e abbonamenti).

«Per il triennio 1° gennaio 2007-31 dicembre 2009 la Regione Piemonte ha approvato il “Programma triennale dei servizi di trasporto pubblico locale”, la cui efficacia è poi stata prorogata nel 2010 e nel 2011», sottolinea Valerio Tibaldi, funzionario dell’Ufficio servizi in concessione del Comune. «Sulla base di quello sono stati predisposti gli appalti. Ora con i tagli regionali il Comune non può più onorare gli impegni economici che si è assunto con gli appaltatori».

A causa delle minori risorse legate ai tagli regionali, l’Amministrazione civica di Bra dovrebbe ridurre di 70.000 i chilometri percorsi dagli autobus della conurbazione, ovvero l’equivalente di una linea come quella che collega Pollenzo alla città.

«La delibera con cui la Giunta regionale taglia le risorse per il trasporto pubblico », aggiunge il sindaco Bruna Sibille, «è un provvedimento che secondo noi è stato assunto in palese violazione di legge, perché contrasta con la precedente normativa regionale. Abbiamo quindi ritenuto necessario tutelare gli interessi del Comune di fronte al Tar del Piemonte, affidando l’incarico ai legali dello studio Dal Piaz di Torino». Una presa di posizione nella quale Bra riveste il ruolo di capofila, ma condivisa anche dalle Amministrazioni comunali di Cuneo e Alba, intenzionate anche loro a tutelarsi di fronte al Tribunale amministrativo.

Un “fronte dei sindaci” che torna dopo che nei giorni scorsi i primi cittadini delle delle sette maggiori città della provincia Granda – Alberto Valmaggia di Cuneo, Maurizio Marello di Alba, Bruna Sibille di Bra, Francesco Balocco di Fossano, Stefano Viglione di Mondovì, Paolo Allemano di Saluzzo e Sergio Soave di Savigliano – avevano sottoscritto un documento inoltrato al prefetto di Cuneo, la dottoressa Patrizia Impresa, per chiederle un urgente incontro affinché le loro considerazioni sui tagli governativi e regionali ai fondi destinati alle politiche sociali possano essere portate a conoscenza in ambito governativo.

Diego Lanzardo

Foto Marcato

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