130 candeline per Gazzetta

130 candeline per Gazzetta
Il pubblico che ha partecipato al convegno sul futuro dell'editoria locale

Il convegno “Informazione al bivio: dalla carta stampata al tablet” in Banca d’Alba e il concerto dell’Orchestra di Guarene, lo scorso fine settimana

Questa è la storia del contadino del dopoguerra, che apre un giornale – Gazzetta d’Alba – per scovare il prezzo delle uve: nella pagina c’è la sua sopravvivenza, nell’inchiostro leggerà i suoi movimenti. È pure la storia di un uomo che parte da Milano con una valigia in mano, dentro ha Famiglia Cristiana; l’uomo è diretto ad Alba per farla stampare: in quel momento Internet non c’è e si deve attraversare lo spazio per “fare” un giornale. Questa è anche la storia del fondatore della Società San Paolo, il beato Giacomo Alberione, che a inizio secolo – lo hanno fatto magistralmente “tornare in scena” gli attori della Famija albèisa, aprendo la serata dedicata a Gazzetta – quando assunse la direzione e poi acquistò Gazzetta, diceva ai collaboratori: «Non è importante il numero di lettori, ma il frutto che ognuno, anche uno solo, trae dalla lettura».

Sono frammenti d’immagine, che compongono un puzzle lungo 130 anni. Il 29 giugno Gazzetta d’Alba dava il via alla festa, al palazzo della Banca d’Alba, per un compleanno speciale. Dal 1882 al 2012 il giornale è stato lo specchio fedele di un’intera comunità. «Qualcosa di più di un settimanale, Gazzetta ha svolto la funzione di pungolo verso le istituzioni e di servizio ai cittadini», ha dichiarato il sindaco Maurizio Marello. Ogni aggregato di individui ha bisogno di “riferimenti”, che ne sostengano la memoria, informino sul presente e immaginino percorsi futuri. Tutto con un solo intento: raccontare l’esperienza quotidiana, quella incarnata, i problemi e i nodi del vivere umano con atteggiamento “cristiano”, altro modo per dire umile e ostinato, dalla parte del debole e senza compromessi. Come diceva don Alberione, appunto.

Le celebrazioni per i 130 anni – che proseguiranno con appuntamenti culturali e di evasione – sono iniziate con una tavola rotonda sul futuro dell’informazione. Ci si è chiesti se Internet sostituirà la carta, se il digitale soppianterà l’inchiostro. Come ha spiegato il presidente del Consiglio regionale Valerio Cattaneo, «le nuove tecnologie sono importanti ma in senso aggiuntivo, non potranno sostituire la materialità del giornale». Un pensiero condiviso da Francesco Zanotti, presidente della Federazione italiana dei settimanali cattolici, il quale ha dipinto un quadro suggestivo: «I nostri giornali diffondono in tutto il Paese un milione di copie la settimana, abbiamo migliaia di redattori e collaboratori e milioni di lettori. Siamo un grande esercito, che potrà usare al meglio le nuove tecnologie». Quanto al contesto, Zanotti ha specificato: «L’odierna congiuntura economica è una sfida per la crisi del “senso della vita”. La solitudine si diffonde. La nostra missione, in questo contesto, è continuare a raccontare l’esperienza dell’uomo in ogni sua forma, stare accanto alla gente».

Sul valore strategico del web, ha poi ricordato il vicedirettore di Famiglia Cristiana Fulvio Scaglione, «è innegabile che la rete sarà il pilastro del futuro. Il popolo cibernetico entro il 2016 assumerà proporzioni mastodontiche: dobbiamo rendere credibile e accessibile la notizia e, soprattutto, evitare “l’eccesso” di informazione, che troppo sovente si trasforma nel suo opposto, in reale penuria».

Il pubblico che ha partecipato al convegno sul futuro dell’editoria locale

Il compleanno per ora si chiude assieme alla tavola rotonda e al concerto di sabato 30 offerto nell’arena del Sociale dall’Orchestra di Guarene diretta da Paolo Paglia, ma il calendario è ancora lungo, arriverà al 2013, quando Gazzetta festeggerà i 100 anni dal giorno in cui don Alberione la prese in mano. Le feste servono a dare significato, a socializzare le emozioni: Gazzetta d’Alba è una finestra, un “raccoglitore” di ritratti, storie, immagini del presente, ma pure di tensioni al futuro e critica, se occorre. Un inventario di piccola e grande umanità. E l’incontro lo ha testimoniato: di emozioni ne sono emerse tante, raccolte, il 29, tra la direzione, la redazione, gli uffici, i segretari, i collaboratori, i lettori. Buon compleanno, Gazzetta!

Matteo Viberti

UNA COMUNITÀ E IL SUO GIORNALE

L’Amministrazione regionale ha ridotto molte voci di bilancio, spinta dalle esigenze della crisi. Eppure, non ha tagliato le risorse per l’editoria, perché crede profondamente nel ruolo comunicativo e culturale che svolgono alcuni giornali, in primo luogo Gazzetta d’Alba. Non esistono molte realtà simili, che ogni settimana informino sull’intera vita della comunità.

VALERIO CATTANEO,
presidente del Consiglio regionale del Piemonte

TRA LE PERSONE, NELLA LORO VITA

I giornali diocesani devono occuparsi di tutto, abbracciando l’esperienza delle persone in tutta la sua interezza, dallo sport alla politica, dall’economia alla cultura. Lo fece Cristo: la sua parola non ha escluso nulla della vita, rivolgendosi all’esperienza incarnata degli uomini. Gesù ha parlato per parabole, usando parole vicine alla gente. Così facciamo noi.

FRANCESCO ZANOTTI,
presidente della Federazione italiana settimanali cattolici

ANCHE INTERNET FACCIA QUALITÀ

Sul web esistono 3,6 miliardi di indirizzi mail attivi, 100 miliardi di video sono visti su You Tube in un anno, il traffico on line si è incrementato del 10 per cento negli ultimi mesi. È ovvio che Internet sia la frontiera del futuro. Ma dobbiamo badare alla qualità, a non distorcere le informazioni, a tenere a bada guru e stregoni. La crisi, più che i giornali, la subisce la tv

Fulvio Scaglione,
vicedirettore di Famiglia Cristiana

Banner Gazzetta d'Alba