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Alba-Asti in metro

AMBIENTE  La Giunta ha approvato nei giorni scorsi una delibera con la quale si sancisce l’adesione del Comune al Patto dei sindaci (Covenant of mayors; www.eumayors.eu), progetto promosso dalla Comunità europea per favorire lo sviluppo di politiche energetiche sostenibili. La Capitale delle Langhe si impegna a ridurre del 20 per cento, entro il 2020, le proprie emissioni di CO2 e, allo stesso tempo, ad aumentare del 20 per cento il livello di efficienza energetica e di un altro 20 la quota di utilizzo di energia da fonti rinnovabili. Non si preannuncia una partita facile, dato che la Commissione europea che giudicherà le candidature è molto rigorosa, come dimostrano i progetti di autorevoli città italiane ed europee respinti.

Come già anticipato dal nostro giornale, al fianco dell’Amministrazione ci sarà Egea che, con la collaborazione della cooperativa Erica, si occuperà di redigere il progetto necessario per raggiungere gli obiettivi prima menzionati ed entrare a fare parte del Patto.  La prima parte del progetto – che dovrebbe concludersi entro l’autunno – prevede la realizzazione di un censimento delle emissioni cittadine di CO2. Sulla base dei dati ottenuti, verrà predisposto un piano d’azione che dovrà essere approvato dal Consiglio comunale entro il luglio del 2013. L’amministratore delegato di Egea Pierpaolo Carini ha anticipato che gli aspetti portanti del progetto potranno essere il potenziamento della rete di teleriscaldamento – «che rende Alba un modello per tutto il Piemonte e che rappresenta un’opportunità per il rilancio dell’economia» – e, soprattutto, lo sviluppo di una rete di mobilità alternativa. In particolare, Carini ha accennato a un’idea che potrebbe diventare un progetto concreto. «Sulla scia di quanto sta facendo il Comune di Bra – stando alle ultime notizie, potrebbe presto entrare a fare parte della rete metropolitana torinese – si potrebbe pensare di realizzare ad Alba, interfacciandosi con Regione, Stato e Comunità europea, una ferrovia elettrificata o metropolitana leggera fino ad Asti», ha dichiarato Carini, aggiungendo: «Il tracciato potrebbe essere quello dell’attuale ferrovia oppure se ne potrebbe realizzare uno nuovo, lungo l’asse tracciata dall’autostrada. Sarebbe un modo per ridurre in maniera concreta il traffico su gomma, l’inquinamento, il pericolo di incidenti e per rendere più efficienti le linee di trasporto».

L’assessore comunale Massimo Scavino ha aggiunto che si punterà anche sulla riduzione degli inquinanti mediante una moderna ed efficace gestione dei rifiuti, di cui sono un esempio le due case dell’acqua cittadine.

Enrico Fonte

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