Il progetto del Campo

A poco più di un mese dalla morte di don Valentino Vaccaneo pubblichiamo il progetto da lui stesso annunciato nell’ultima intervista concessa a Gazzetta, nel mese di luglio. Don Valentino intendeva presentare la sua idea sul giornale e in parrocchia, fermato dalla malattia e poi dalla morte. Ora, come abbiamo scritto la scorsa settimana, l’associazione Il Campo intende portare avanti l’impegno per quel centro di ricerca religiosa, attività pedagogica e comunità di accoglienza che il sacerdote aveva già ipotizzato nei dettagli anche sulla carta. Ecco il progetto, visionato e corretto proprio da don Vaccaneo

Don Valentino ha invitato i membri della comunità a tentare di rispondere ad alcune sfide del nostro tempo:

A una richiesta di rinnovata ricerca religiosa e spirituale, nella scia dei grandi interpreti del difficile dialogo tra Chiesa e cultura moderna: oltre a don Michele Do, David Maria Turoldo, Ernesto Balducci, Sirio Politi, sorella Maria, Primo Mazzolari e altre nobili figure di resistenti nella società e nella Chiesa.

All’urgenza di dialogo e di incontro tra culture e religioni diverse, attingendo alla teoria e all’esperienza di rinnovata convivenza umana espressa dai contemporanei Raymundo Panikkar, Danilo Dolci, Roberto Mancini.

All’emergenza educativa che chiede di trovare percorsi creativi e significativi, dove la filosofia dell’educazione è coniugata con la ricerca pedagogica e la pratica didattica. La Comunità sente di poter dare un contributo, fondando un centro che offra:

Uno spazio per la ricerca religiosa e spirituale traendo dal Vangelo e dai patrimoni di spiritualità ereditati dai maestri elementi per un nuovo umanesimo, nella semplicità, nel silenzio e nel confronto con le voci del mondo.

Un luogo di vita fraterna e di accoglienza, in particolare per le persone ferite, in temporanea crisi, in ricerca di forze ri-creative e motivazioni per riacquistare energie e senso e fiducia. Per le persone con disagi e con problemi di casa e di lavoro, condividiamo il servizio e l’impegno della Comunità di via Santa Barbara in Alba.

Una scuola di formazione umana e cristiana, con attività di evangelizzazione e di animazione catechistica. Questa scuola intende valorizzare le competenze e i doni di ciascuno promuovendo la condivisione di conoscenze negli ambiti umanistici, religiosi, filosofici, artistici, scientifici. Propone laboratori in cui i ragazzi possano sviluppare o recuperare dimensioni cognitive e affettive essenziali per la loro crescita. Una particolare attenzione è riservata all’educazione alla e nella bellezza, attraverso la sperimentazione, la conoscenza e l’incontro con varie forme di arte: pittura, teatro, musica, danza, poesia e attraverso la scoperta della natura con percorsi di educazione ambientale. Inoltre promuove campi-scuola giornalieri o residenziali e incontri di formazione per adulti e per operatori ed educatori, su diversi temi: educazione, teatro, narrazione orale, didattica interculturale, musica e arti visive, scienze, ecologia.

L’organizzazione del centro “Don Michele Do”, per custodirne la memoria, il recupero e la conservazione dei documenti, lo sviluppo teorico e la diffusione della sua opera e del suo pensiero.

Lo sviluppo di reti di collaborazioni nei settori artistici (centro Aletti di Roma, per la pittura Cinzia Ratto, per il teatro Mira Andriolo), pedagogici (associazione Spartiacque di Sondrio, Centro studi Gruppo Abele), religiosi (Comunità di Romena, delle Stinche nel Chianti, Comunità di Bose), scientifici (Università di Asti, associazione Forum di Alba).

Si sta cercando una casa, per dar vita al Centro: uno spazio nel quale svolgere le varie attività. La casa, oltre agli spazi condivisi e individuali per i membri della comunità, dovrebbe avere altre camere per l’ospitalità, un salone per gli incontri, un luogo adatto per la preghiera e un posto per il centro Don Michele Do. Meglio se vicino alla città, con disponibilità di spazi verdi, un  luogo dove trovarsi bene.

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