Per salvare un Tribunale nella Granda servono iniziative coordinate

L’ipotesi di una manovra correttiva del decreto legislativo che ha portato alla revisione della geografia giudiziaria italiana e per la provincia di Cuneo ha comportato la cancellazione dei tribunali di Alba, Mondovì e Saluzzo, sta portando alla proliferazione di iniziative locali, in ordine sparso, che sono sicuro non porteranno alcun beneficio alla causa del salvataggio di almeno un’altra sede giudiziaria oltre a Cuneo.

Raccolte di firme a favore di questo o di quell’altro tribunale, iniziative dei singoli rappresentanti istituzionali non porteranno da nessuna parte se non c’è unità di intenti. Personalmente sono d’accordo con la difesa del tribunale di Alba fatta dal presidente della Regione Cota, perché ritengo che la scelta di quella sede sia consequenziale al carico di lavoro svolto, alla vastità del territorio che gravita su di essa e dalla distanza di Alba dal capoluogo provinciale. Se a ciò aggiungiamo la prossima soppressione della provincia di Asti, che verrà inglobata in quella di Alessandria, si comprende come sia assurdo insistere sull’accorpamento di Alba con Asti, semmai vedrei più logico il contrario. Credo sia necessario attuare iniziative coordinate che convergano su una sola sede, che ritengo debba essere Alba, altrimenti il rischio che corriamo è quello di restare veramente con il solo tribunale di Cuneo.

Tullio Ponso, consigliere regionale dell’Idv

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