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Elezioni: incertezza sui nomi dei candidati a Bergolo

Rinnovo dei direttivi di quartiere, un ultimo appello per candidarsi

BERGOLO A Bergolo, a meno di tre mesi di distanza dalle elezioni comunali (previste per il 26 e il 27 maggio), regna l’incertezza. Il Comune, dopo le dimissioni in massa di Sindaco e consiglieri comunali, è stato affidato al commissario prefettizio Marinella Rancurello, ma presto dovrà trovare una nuova guida. Non mancano i nomi dei possibili candidati. Il sindaco dimissionario Stefano Boido, avendo interrotto prima della scadenza il secondo mandato consecutivo, potrebbe ricandidarsi alla fascia tricolore. Il condizionale è d’obbligo perché Boido, al momento, non pare interessato a tornare alla guida del paese. Contattato da Gazzetta, l’ex Sindaco si è affidato a un laconico commento: «Sto vivendo una sorta di pausa di riflessione e non sto pensando alle vicende della pubblica amministrazione».

L’opinione di Boido rimarrà tale anche nelle prossime settimane? È una domanda alla quale risulta difficile rispondere, dato che lo stesso Boido, proprio prima delle ultime elezioni, aveva dichiarato di non volersi ripresentare, per poi cambiare idea e candidarsi a pochi giorni dal voto, insieme a quel Piercarlo Abbate che nella precedente legislatura gli aveva fatto opposizione. Piercarlo Abbate che, insieme al fratello Giuliano, ha, nella pratica, fatto saltare l’ultimo Consiglio comunale, votando contro sul rincaro dell’Imu sulla prima casa e passando all’opposizione, dopo essere stato privato da Boido dell’incarico di vicesindaco.

I fratelli Abbate, che potrebbero essere l’ago della bilancia delle prossime votazioni, preferiscono non sbilanciarsi e attendono le mosse dei compagni avversari.

Anche Mario Marone, storico presidente della Pro loco e avversario di Boido nell’ultima tornata elettorale, ha optato per una tattica attendista, anche se, dalle indiscrezioni raccolte nel “paese di pietra”, sembra essere fortemente intenzionato ad avanzare la propria candidatura e a tentare di raccogliere l’eredità di Boido, puntando forte sul turismo. «È difficile, in questo momento, fare previsioni sugli eventuali schieramenti che potrebbero presentarsi alle prossime elezioni», ha chiosato il professore in pensione Marone, aggiungendo: «La situazione amministrativa che si era creata nei mesi scorsi era molto complessa e non sostenibile. Alla luce di ciò, è evidente che i bergolesi si attendano qualche cambiamento».

Chi invece (almeno stando alle dichiarazioni) non prenderà parte alla corsa per la poltrona di sindaco è l’ex primo cittadino Romano Vola, che ha smentito le voci su un suo possibile ritorno in Municipio. «Personalmente, ritengo di aver fatto già la mia parte e credo che il futuro di Bergolo vada ricercato altrove», ha sottolineato Vola, aggiungendo: «Sono disponibile a mettere a disposizione la mia esperienza, ma non mi sembra per nulla opportuno che io debba riprendere incarichi in Consiglio. Ora è fondamentale che si pensi a ridare armonia e stabilità al paese, in modo tale che possa avere un futuro».

Enrico Fonte

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