Ultime notizie

Acna: servono altri due anni

L'ex stabilimento Acna a Cengio

VALLE BORMIDA Per completare la messa in sicurezza del sito ex Acna, portando a termine il cosiddetto capping sulla zona A1 (quella della discarica), servono ancora due anni di lavori, ai quali ne andrà aggiunto un altro per ultimare alcune attività residuali legate alla gestione delle acque. Lo hanno detto i vertici di Syndial venerdì scorso durante la visita di un gruppo di parlamentari all’area di Cengio. L’operazione, sempre secondo i dirigenti della società del gruppo Eni proprietaria del sito, richiede una spesa di almeno 15 milioni di euro (più 34 per le acque).

Il sopralluogo è quindi servito a fare chiarezza su un aspetto controverso come quello della bonifica, data per finita da Ministero dell’ambiente e Regioni nell’ottobre 2010 e che invece, a questo punto, potrebbe protrarsi fino al 20152016. A visitare l’ex Acna, oltre ad alcuni tecnici ed esponenti delle associazioni valbormidesi, c’era una nutrita rappresentanza di deputati e senatori del Movimento 5 stelle (Fabiana Dadone, Marco Scibona, Matteo Mantero, Simone Valente, Sergio Battelli, Carlo Martelli e Mirko Busto e il consigliere regionale piemontese Davide Bono) ed esponenti del Pd (l’onorevole Massimo Fiorio, il consigliere regionale Elio Rostagno e quello provinciale Stefano Garelli). Mancavano, invece, i vertici della Regione Piemonte (che pure nei giorni scorsi, con una nota dell’assessore all’ambiente Ravello aveva respinto le accuse di “immobilismo” mosse dalle associazioni locali) e i sindaci del tratto cuneese della Valle. Gli unici Comuni del versante piemontese presente erano quelli astigiani e alessandrini, i più lontani da Cengio.

Durante la visita al sito si è anche parlato della cessione dell’area, per la quale si sono fatte avanti quattro cordate di imprenditori. I rappresentanti di Syndial hanno detto che entro un mese verrà definito il quadro, con la valutazione delle offerte da parte della società Cengio sviluppo (composta dalla stessa Syndial, Comune di Cengio, Regione Liguria e Provincia di Savona). Peraltro, come hanno precisato i dirigenti Syndial, non è detto che il responso sia positivo e che le cordate siano ritenute affidabili da parte della proprietà, per cui la cessione potrebbe anche slittare. In ogni caso, l’eventuale acquirente dovrà portare a termine i lavori nel sito, potendo contare su alcuni milioni di euro di “incentivi” da parte di Eni.

«L’affidabilità di chi subentra è fondamentale per il futuro dell’area e della Valle Bormida », ha detto l’ex senatore Tomaso Zanoletti, intervenuto al sopralluogo di Cengio.

Sul futuro dell’ex Acna si è espresso anche il Wwf del Piemonte con un documento nel quale precisa: «È stato concesso a Eni-Syndial di monitorare la discarica di rifiuti pericolosi nel sito per sei anni, che potrebbero addirittura essere ridotti a due, nonostante per una qualsiasi discarica la legge imponga un monitoraggio di almeno 30 anni. La mancanza di garanzie sul mantenimento del controllo ambientale del sito rischia di rappresentare un grave pericolo per il fiume e le popolazioni piemontesi». Intanto, in una nota diffusa dopo la visita al sito, l’onorevole Massimo Fiorio ha annunciato: «C’è la disponibilità del ministro dell’ambiente Andrea Orlando a venire in Valle Bormida per affrontare le questioni aperte sull’ex Acna. Nei prossimi giorni il Ministro prenderà contatto coi Presidenti delle Regioni Piemonte e Liguria per concordare la data dell’incontro».

Corrado Olocco

Banner Gazzetta d'Alba