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Assoenologi punta su Alba

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VINO Dal 4 al 7 luglio Alba ospiterà l’annuale Congresso degli enologi italiani, il sessantottesimo della serie, un nuovo incontro con il Piemonte, dopo che Assoenologi aveva già celebrato il suo periodico incontro sulle colline piemontesi nel 1981 e nel 1992.

È un ritorno in grande stile, con alcune centinaia di tecnici che verranno in zona per conoscere da vicino la realtà piemontese in quattro giornate di approfondimenti e degustazioni, visite ad aziende e incontri con la realtà territoriale. Il ritorno di Assoenologi in Piemonte coincide con le celebrazioni dei 50 anni della legge 930 del 1963 sulle denominazioni di origine dei vini, una legge che è stata contemporaneamente un insieme di regole e un progetto di sviluppo il quale ha permesso a molti territori del vino di avviare un cammino evolutivo che ha portato molti risultati positivi.

Il Piemonte ha avuto un ruolo fondamentale nell’intuizione e nell’attuazione di questa legge. E non solo perché il primo firmatario fu, nel 1963, il senatore Paolo Desana, di Casale Monferrato. Desana fu anche il primo presidente piemontese del Comitato nazionale vini doc; dopo di lui ne sono seguiti altri tre, Ezio Rivella, Tomaso Zanoletti e Giuseppe Martelli (quello attualmente in carica, che è anche direttore generale di Assoenologi. In Piemonte, poi, i vini doc e docg sono di gran lunga i protagonisti assoluti del settore produttivo, con 42 Doc e 16 docg e un’incidenza rispetto alla produzione globale che supera l’85 per cento.

Venendo ai temi che saranno trattati nel congresso di Assoenologi, evidentemente non si parlerà soltanto delle “nozze d’oro” delle doc, ma saranno all’ordine del giorno parecchi argomenti legati all’attualità. La cerimonia inaugurale si terrà nel tardo pomeriggio di giovedì 4 luglio al Teatro sociale di Alba; è annunciata la presenza del ministro delle politiche agricole, Nunzia De Girolamo, che si potrà confrontare con altre numerose autorità del mondo vitivinicolo italiano ed europeo.

De Girolamo Nunzia ministro

La mattinata successiva, ancora al teatro “Busca” di Alba, gli approfondimenti tecnici saranno dedicati a un tema di forte attualità: “L’approccio al mercato del vino”, con l’atteso intervento di prestigiosi produttori come Piero Antinori, Angelo Gaja e Angelo Maci.

Per la sessione pomeridiana ci si trasferirà alla Locanda Gancia di Santo Stefano Belbo, dove Piero Cane, presidente della sezione Piemonte di Assoenologi, presenterà, con una grande degustazione, “Il Piemonte, il suo territorio, i suoi vini”.

La terza sessione, nella mattinata di sabato 6 luglio, tornerà al Teatro di Alba per trattare un tema dai contorni internazionali, vale a dire “La viticoltura del nuovo mondo alla luce delle recenti condizioni climatiche”. I tecnici presenti avranno modo di ascoltare le relazioni di alcuni tecnici del “nuovo mondo”, che porteranno le loro esperienze in una dialettica che vedrà le colline piemontesi confrontarsi con i territori dell’altra parte del pianeta. Interverranno gli enologi Bob Bertheau, dallo Stato di Washington, Alberto Antonini dall’Argentina, Len Knoetze ed Heinè Janse Van Rensburg dal Sudafrica.

Giancarlo Montaldo

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