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CHIOSCO, concorrenza sleale

CONSIGLIO Come si risponde alle esigenze della città in tempo di crisi? Per il sindaco Maurizio Marello l’ingrediente giusto è la creatività, messa in campo nel bando che dovrebbe portare alla costruzione di un chiosco per l’accoglienza dei turisti all’incrocio tra piazza Garibaldi e la rotatoria di corso Torino. Il Sindaco ha usato questi termini per rispondere all’interrogazione presentata nell’ultimo Consiglio comunale dall’esponente del Popolo della libertà Mario Canova. Un anno fa il Comune ha pubblicato una manifestazione di interesse per la realizzazione – a spese dell’aggiudicatario – di una struttura da utilizzare come punto vendita privato di gadget e, in parte, come servizio pubblico a disposizione di cittadini e visitatori. Alla gara ha partecipato soltanto la società albese Albaway, la quale ha incaricato il professionista coreano Kim Hyun Seok di redigere il progetto, che nei giorni scorsi ha ricevuto il nullaosta della Giunta, come Gazzetta ha già detto. Albaway metterà in campo circa 300 mila euro per edificare il chiosco – caratterizzato da una struttura in vetro e acciaio e da una copertura verde a forma di collina –, mentre il Comune concederà gratis per venticinque anni il terreno.

alba consiglio comunale

È questo il passaggio che ha alimentato i dubbi del consigliere di minoranza Canova, il quale giudica troppo generosa la concessione pluriennale gratuita e teme che la nuova attività possa godere di benefìci non previsti per gli altri esercenti, andando anche a vendere beni diversi da quelli previsti dal bando, magari già commercializzati dai negozi vicini. «Il chiosco non vuole penalizzare nessuno: venderà gadget e souvenir del territorio e ospiterà servizi igienici pubblici attrezzati per i disabili, fornendo anche il servizio di prima accoglienza ai visitatori», ha ribattuto il Sindaco, aggiungendo: «Già questi, di per sé, sono vantaggi per il Comune, che tuttavia godrà di benefìci economici. L’investimento per la realizzazione della struttura sarà sostenuto da Albaway, che avrà il diritto di utilizzare il chiosco per 25 anni, ma la proprietà dello stabile sarà fin da subito del Comune. Nonpotendo usufruire di contributi pubblici o spendere i fondi disponibili in cassa, l’Amministrazione si è inventata questa soluzione, che permetterà alla città di disporre di servizi aggiuntivi senza alcun esborso».

Ancora incerti i tempi di realizzazione dell’opera. Si era ipotizzata l’apertura del chiosco entro la Fiera del tartufo di quest’anno, ma visto che il cantiere non è ancora stato aperto l’inaugurazione potrebbe slittare.

Enrico Fonte

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