SCUOLA All’apertura del prossimo anno scolastico saranno solo più due le classi che varcheranno il portone dell’Itis Sobrero di via Mendicità, che è una sezione staccata del Guala: una quarta e una quinta. Dopo la chiusura dell’Istituto tecnico industriale dei Salesiani – che a luglio ha sfornato gli ultimi 19 periti industriali – anche il suo omologo statale è destinato alla stessa sorte.
Il dirigente Giuseppe Ierardi (che regge tutto il Guala) non ha dubbi: occorre trasformarlo in un Ipsia (Istituto professionale statale per industria e artigianato). Spiega: «Ho avviato le pratiche con l’Ufficio scolastico provinciale, per ottenere questa conversione, che dovrebbe andare a regime dal 201415. Io credo che l’Itis – che sconta anche la concorrenza di un colosso quale il Vallauri di Fossano e del vicino Einaudi di Alba – sia un tipo di scuola che non risponde più alle richieste dell’utenza. Abbiamo pensato di trasformarlo in un Ipsia privilegiando quelle discipline che riescono a integrare la meccanica, l’elettronica e l’informatica per l’automazione dei sistemi di produzione. Un comparto, quello meccanico, che si inserisce bene nel braidese, che ha sempre avuto questa vocazione specifica».
L’idea del dirigente piace anche al primo cittadino, che concorda con Ierardi sull’opportunità di cercare un accordo con i Salesiani, che hanno recentemente inaugurato un’officina all’avanguardia, che potrebbe essere anche utilizzata per il nascendo istituto professionale. In modo tale da creare un polo formativo, con offerte diversificate, volte a favorire realmente l’ingresso degli studenti nel mondo del lavoro.
v.m.