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L’albese Valentina Montisci al mondiale di endurance

ENDURANCE EQUESTRE «Continuerò con le gare. Il prossimo anno vorrei provare altre 120 chilometri. Il Garda endurance cup è stata un’esperienza affascinante e che non si ripeterà, quindi da ricordare». Lo dice Valentina Montisci (foto), ceresolese quasi albese, poiché lavora per la Fiera del tartufo di Alba. Valentina ha gareggiato il 28
settembre a Valeggio sul Mincio, partecipando al primo Campionato del mondo per giovani cavalli (Fei World Championship Young Horses 2013) disputato in Italia, con concorrenti giunti da 14 Paesi e da tutti i Continenti. È stata l’unica piemontese, la quarta italiana, la prima donna italiana, la diciannovesima in classifica.

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La 120 km corsa dalla giovane amazzone è stato il momento catalizzatore del Garda endurance cup di Valeggio sul Mincio, evento internazionale inaugurato a Verona dal sindaco Flavio Tosi e dal presidente della Federazione equestre Ian William. Si è trattato di una gara terminata al fotofinish, che ha registrato un dominio assoluto da parte della Francia, capace di piazzare ben quattro concorrenti nelle prime sei posizioni, sbaragliando la concorrenza degli oltre sessanta partecipanti effettivamente in partenza sul centinaio di iscritti provenienti da tutto il mondo e, soprattutto, degli Emirati Arabi, con lo sceicco Al Hamed Khalifa Bin Mohd con il suo purosangue Pink Allegra, dato per favorito alla vigilia, che si è invece ritirato dalla gara. Insieme a lui sono usciti dalla competizione senza terminarla ben 32 binomi. Ad aggiudicarsi il titolo mondiale è stato Aurelien Rocchia, in sella a Secret de Mon Coeur, il quale è riuscito a strappare in volata la vittoria alla spagnola Silvia Yebra Altimiras su Espoir De Bozouls. Primo degli italiani è stato Jacopo Di Matteo, quattordicesimo, in sella a Saroual de l’Aigoual, arrivato in 6 ore e 35 minuti.

Valentina Montisci – sponsorizzata dalla carrozzeria Toppino di Piobesi e dall’agriturismo Cascina Monchiero di Pocapaglia – ha impiegato 7 ore e 18 minuti per la 120 chilometri, correndo a una media di 16,424 km all’ora. E il suo splendido cavallo, Alfabia Khanjar, si è aggiudicato il terzo premio Anica come miglior purosangue arabo. Per l’amazzone roerina, del maneggio Il Saliceto di Pocapaglia, allenata da Paolo Pertusio, è stata una grandissima soddisfazione: la passione della vita si è trasformata in un buon piazzamento alla più importante gara internazionale di endurance.

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Lo scorso anno Valentina aveva partecipato al Campionato italiano assoluto 2012, classificandosi settima. Le gare di  endurance, uno degli sport equestri di maggior diffusione al mondo, ancora poco conosciuto in Italia, consistono in corse di resistenza su percorsi di varia natura su un chilometraggio che varia dai 30 ai 160 km a seconda delle categorie. Quella da 120 chilometri è tra le più impegnative e necessita di uno staff di molte persone in grado di accompagnare il cavaliere e il suo animale. Per Valentina sono stati determinanti gli amici. Le sue parole: «Ringrazio chi mi ha sempre sostenuto e chi mi ha appoggiato in quest’avventura: Paolo, Piero, Arianna, la famiglia Toppino, Giorgio, Emanuela, Giancarlo e la sua famiglia, Vincenzo e Teresa, che mi hanno seguito a Valeggio, i miei genitori e i tanti amici che mi hanno sostenuto a distanza. Sono stati determinanti».

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