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BIBLE WORLD la Bibbia come non l’avete mai vista

Una nuova grande iniziativa della San Paolo ha visto la luce in questi giorni, nella cornice celebrativa del centenario della Famiglia paolina. A distanza di un secolo dalla fondazione (1914-2014) la San Paolo ha editato Bible World, un’applicazione per iPad in grado di far navigare nel mondo delle Sacre Scritture. Si tratta della prima Bibbia cattolica veramente multimediale.

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La Bibbia è stata da sempre nel pensiero e nelle iniziative del beato don Giacomo Alberione, che l’ha promossa in tutte le forme e con tutti gli strumenti di comunicazione: dal libro economico a quello di lusso, dai fascicoli per settimanali ai fumetti, ai film, cassette e cd, documentari e dvd, fino alle tecnologie digitali che permettono di far conoscere più capillarmente quella che Alberione, citando San Gregorio Magno, considerava «la lettera di Dio agli uomini».
Bible World è stata presentata il 5 dicembre a Roma, presso la Radio Vaticana, alla presenza del prefetto della casa pontificia, monsignor Georg Gänswein, di padre Ciro Benedettini (vice della Sala stampa vaticana), di don Antonio Sciortino (direttore di Famiglia Cristiana), di don Giacomo Perego (direttore editoriale San Paolo Edizioni) e di Gualtiero Carraro (curatore dell’app per la società Applix).
Di Bibbie digitali ne esistono in commercio a centinaia. Cosa ha di speciale Bible World? Intanto presenta il testo completo, scaricabile in quattro lingue (italiano, inglese, francese o spagnolo) al prezzo di 8,99 euro. Il testo lo si può leggere in piano oppure a mo’ di rotolo, come negli antichi manoscritti, ci si può programmare la lettura in 365 giorni e condividere tramite Facebook o Twitter i passi che più ci colpiscono. Oppure fare una ricerca su una parola o un tema biblico. Al testo sono affiancati atlanti e cartine per illustrare località o percorsi dei protagonisti biblici (l’esodo, il viaggio di Abramo, i viaggi di San Paolo). Si può sfogliare la storia della salvezza attraverso una serie di 600 immagini, dalla creazione all’apocalisse. Ma si può anche navigare in Gerusalemme e il suo tempio o nella Roma imperiale, ricostruite in 3D. Gli eventi biblici possono essere confrontati con la storia delle civiltà e dei popoli in una cronologia parallela. E infine si può navigare tra i simboli biblici, esplorando una cattedrale virtuale che organizza il testo sacro per luoghi e immagini.

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Immensi possono essere i vantaggi nel proporre l’app sia a scuola sia al catechismo e nella pastorale. I nativi digitali, cioè i giovani, sono più disponibili alle novità tecnologiche e sarebbe un peccato se li lasciassimo navigare in Internet soltanto per giocare o chattare, mentre gli si può far fare un’esperienza divertente e formativa. La Bibbia non può mancare nella formazione della persona. Al punto che studiosi laici come Umberto Eco, alcuni anni fa, insieme al cardinale Martini si meravigliavano che ai ragazzi si facessero studiare l’Iliade e l’Odissea, trascurando il libro dei libri, costitutivo della cultura e del pensiero occidentale, di cui non si percepiscono le coordinate senza una conoscenza delle radici che sono bibliche e cristiane.
Giusto Truglia

Contenuti

  • Testo biblico  in 4 lingue:  italiano, inglese, francese, spagnolo
  • 73 introduzioni  e copertine illustrate dei libri della Bibbia
  •  Oltre 4.700 note  al testo biblico
  •  630 illustrazioni della storia sacra, organizzate  in 61 episodi
  • Atlante biblico:  155 schede illustrate in 12 mappe 3D  con 10 ricostruzioni virtuali (relative
  • al tempio di Salomone  e di Erode,  al santuario di Mosè,  alla Gerusalemme  dei Vangeli,  a Roma imperiale)
  • 150 simboli organizzati  in 6 categorie
  •  Cronologia  con 82 periodi storici illustrati
  •  Cattedrale  virtuale: oltre 150 schede illustrate in 3D

A pochi giorni dal lancio già venduta in 16 Paesi, la nuova App ora disponibile su AppStore.

In pochi giorni BibleWorld  (www.bibleworld.it)  è balzata nelle prime posizioni di App Store di molti Paesi ed è stata comprata da clienti cileni, colombiani, maltesi, ecuadoregni, spagnoli, messicani, greci, argentini, belgi, svizzeri, americani, tedeschi, francesi, inglesi e canadesi, oltre naturalmente ad acquirenti italiani. Anche grazie a un “testimonial” d’eccezione: mons. Georg Gänswein. «Bible World è un’altra cosa» ha detto. «Non è uno strumento per leggere la Bibbia, è entrare nella Bibbia. Rende fruibile la Bibbia, in modo attraente, interattivo e affascinante, ai giovani che vivono la cultura dei social network».

 

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