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Pensare locale agire globale

INCONTRO Sei imprenditori – Oscar Farinetti, Bruno Ceretto, Giuseppe Miroglio, Cristina Ascheri, Giuseppe Cavallotto, Giancarlo Scarzello – e due sindaci, Maurizio Marello e Bruna Sibille: sono stati i protagonisti dell’incontro Impresa e politica per il territorio, che si è svolto mercoledì scorso a Pollenzo per capire come uscire dalla crisi.

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BRUNO CERETTO. «Credo ci sia ancora una parte dell’Italia che funziona, capace di essere attraente per i turisti. Abbiamo grandi competenze, prodotti di qualità e un sistema di accoglienza formidabile: dobbiamo unire queste eccellenze e trovare le idee per esaltarle. I piemontesi si distinguono per il loro impegno nel lavoro e per il rispetto verso le istituzioni: dobbiamo essere di esempio. L’imprenditore dev’essere progressista, investendo e creando nuovi posti di lavoro ma soprattutto dando vita a un prodotto appetibile, richiesto all’estero. Si crea così una catena che si fonda sull’esportazione e permette di abbattere la disoccupazione».

OSCAR FARINETTI. «È possibile una sola soluzione: la diminuzione del costo del lavoro, agendo sul cuneo fiscale, diminuendo le spese per le forze armate e dimezzando gli sprechi. Alba, Bra, le Langhe e il Roero, nella loro unità, rispetto alla situazione critica in cui si trova la Penisola, rappresentano ancora un’isola felice, grazie al senso civico, all’esportazione, che svolge un ruolo chiave nell’economia, e e ai politici locali, che sono un ottimo esempio. Il successo delle nostre aziende è legato alla filosofia che accomuna gli imprenditori: pensare locale e agire globale. L’Europa e il mondo sono la nostra salvezza, dobbiamo vendere le nostre eccellenze fuori dai confini».

GIUSEPPE MIROGLIO. «È necessario ricreare l’imprenditoria dal basso e non aspettare che la soluzione arrivi dall’alto. I giovani hanno l’energia e la creatività per dare una nuova luce all’Italia. Le vecchie generazioni dovrebbero lasciare più spazio alle nuove, delegare i compiti, accettare che si possa sbagliare, comprendere gli errori ma soprattutto rischiare di più. L’impegno di noi imprenditori è creare le condizioni affinché possano germogliare le idee e i progetti».

m.a.

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