Le Gourmand Patissier: la parola al sindacato

Riceviamo e pubblichiamo

La crisi che purtroppo attanaglia la nostra provincia, ha colpito tante aziende, il settore agroalimentare in particolare è quello che ha subito un minor contraccolpo, ma riflettendo sulla vicenda, dobbiamo constatare un peggioramento dovuto a delle responsabilità aziendali che durano ormai da tre anni.

Come dicevamo in tre anni è successo di tutto, prima una leggera difficoltà a pagare gli stipendi, in seguito l’emergenza sembrava rientrata, ed ecco presentare il primo concordato preventivo previsto dalla Legge per risanare parte del debito accumulatosi nel tempo.

Evidentemente la situazione è stata più complessa del previsto dalla stessa azienda insieme ai vari consulenti che nel tempo si sono avvicendati.

Il concordato di continuità e relativo piano industriale, che l’azienda ha presentato al tribunale di Asti in data 29/11/2013, come ormai noto a tutti è l’ennesimo tentativo di salvare sia i posti di lavoro che l’azienda, ma soprattutto di riuscire a risanare parte del debito, incluso quello verso i dipendenti come creditori privilegiati.

Tale procedura obbliga l’azienda a rispettare il concordato di continuità, mantenendo gli impegni assunti nel piano industriale, cioè quello di pagare tutte le mensilità correnti e tutti gli altri impegni presi con le organizzazioni sindacali di categoria Flai/Cgil e Fai/Cisl.

A livello sindacale abbiamo cercato insieme ai lavoratori , sempre la massima disponibilità e collaborazione nei confronti dell’azienda, avremmo potuto scegliere altre strade , presentare come hanno fatto altri creditori chirografari istanza di fallimento o altro, ma hanno sempre prevalso in noi il buon senso e la responsabilità.

A oggi la situazione vera è che i lavoratori, pur avendo sempre dato la loro disponibilità a lavorare e ormai esausti della situazione, devono recuperare almeno 4-5 mensilità arretrate inerenti al primo concordato, almeno 2 – novembre e tutta la tredicesima – dell’anno appena trascorso, con la preoccupazione di recuperare tutti gli stipendi pregressi e il loro futuro sempre più incerto.

Queste sono ragionevolmente le motivazioni reali, per cui dal 12 dicembre si è deciso di bloccare la produzione con dichiarazione di sciopero a oltranza, e inoltre anche per la poca trasparenza e chiarezza sulla vicenda del concordato.

Il 16 gennaio 2014 nel tribunale di Asti, avverrà la prima udienza per sapere le sorti dell’azienda e il destino dei 52 dipendenti della ditta Le Gourmand Patissier.

Le segreterie di Fai/Cisl e Flai/Cgil

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