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La Cisl si mobilita per il lavoro e il sociale. Lunedì sciopero del settore pubblico

Dopo la scelta di non proclamare lo sciopero generale con Cgil e Uil, il sindacato guidato da Annamaria Furlan ha deciso di promuovere per lunedì 1° dicembre lo sciopero generale di tutte le categorie del pubblico impiego (scuola, sanità, enti locali, ministeri, enti pubblici non economici, agenzie fiscali, terzo settore, sicurezza e soccorso, università e ricerca). Presidi e manifestazioni sono in programma nelle principali città dalle ore 9.30 alle 12.30 di lunedì 1° dicembre; a Cuneo i manifestanti si raduneranno sotto la sede Cisl, in via Cascina Colombaro 33.

«Il 1° dicembre – spiega il segretario regionale Cisl, Alessio Ferraris – abbiamo deciso di proclamare un’intera giornata di sciopero in tutti i comparti del settore pubblico per protestare contro il mancato rinnovo dei contratti pubblici. Il governo, quando parla di precari e lavoratori, deve ricordarsi che, in qualità di datore di lavoro occupa il 60% dei precari italiani e che non rinnova il contratto di lavoro da 6 anni. Il comparto pubblico è centrale e fondamentale per lo sviluppo dell’economia. Agli imprenditori non interessa l’articolo 18, ma una amministrazione pubblica moderna e un fisco più indulgente con i redditi da lavoro e più severo nei confronti di chi evade ed elude le tasse».

Secondo le categorie pubbliche della Cisl la decisione del governo di non stanziare i fondi per il rinnovo contrattuale nella Legge di stabilità è inaccettabile perché colpisce le retribuzioni, con una perdita del potere di acquisto di circa 5 mila euro, e mortifica la dignità e la professionalità di questi lavoratori che rappresentano invece il cuore pulsante e il nervo vivo del sistema pubblico e del welfare nel nostro Paese.

Sono circa 220 mila i lavoratori pubblici in Piemonte, di cui quasi 60 mila nella scuola (45 mila docenti e 15 mila personale Ata).

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