CUNEO Prosegue anche durante le feste natalizie la mobilitazione dei dipendenti della Provincia di Cuneo che protestano contro le norme sulle province contenute nella legge di stabilità.
Dal 24 dicembre e sino al temine dell’anno, con probabile estensione al 7 gennaio 2015, è presente a Cuneo, all’angolo tra corso Dante e corso Nizza (orario 10-12 e 16-18), un presidio informativo allestito dai dipendenti dell’Ente finalizzato a sensibilizzare la cittadinanza in merito alle pesanti conseguenze che si determineranno per l’erogazione dei servizi nel corso del 2015.
Come previsto dalla Legge di stabilità, la Provincia sarà costretta a operare un versamento forzoso a favore dello Stato di ben 13,8 milioni di euro, somma a cui attingerà dalle tasse locali versate dai cittadini.
Si tratta purtroppo di un provvedimento che metterà in ginocchio le finanze, già di per sé non floride, dell’ente e che provocherà il blocco pressoché totale dei servizi erogati alla cittadinanza.
Presto la Provincia non potrà assicurare servizi quali la manutenzione ordinaria delle strade (salatura, sgombero neve, riparazione delle buche, ripristino segnaletica), il riscaldamento e gli interventi di manutenzione delle scuole superiori, i servizi di assistenza ai disabili.
Inoltre il taglio lineare degli organici e la conseguente mobilità forzata del personale, creerà il caos amministrativo con uffici che saranno privati di professionalità spiccate nel campo dello studio del dissesto idrogeologico, dell’ambiente, delle risorse idriche, della lotta e contrasto dello smaltimento illecito dei rifiuti e del bracconaggio, della formazione professionale, dei servizi a sostegno dell’agricoltura, preziose professionalità che nel tempo si sono formate e perfezionate anche grazie ad un costante aggiornamento pagato dal contribuente.
Al presidio sono intervenuti il 23 dicembre il vice Ministro dell’agricoltura, sen. Andrea Olivero e la senatrice Patrizia Manassero che hanno espresso la propria solidarietà ai dipendenti presenti assicurando il loro impegno nelle sedi romane per la risoluzione delle problematiche illustrate.
«Confidando che le loro parole siano un impegno concreto a servizio della nostra provincia – spiegano le Rsu della Provincia – auspichiamo, tenuto conto che ad oggi non ci risultano riscontri in tal senso, che tutti parlamentari del nostro territorio possano presto intervenire presso il Governo e nelle opportune sedi parlamentari al fine di intraprendere “forti” iniziative atte a garantire alla Provincia di Cuneo le necessarie disponibilità finanziarie per l’erogazione di servizi essenziali ai cittadini».