TORINO Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza – con 29 sì e 18 no – il disegno di legge relativo a disposizioni urgenti in materia fiscale e tributaria, una delle manovre proposte dalla Giunta regionale per la copertura degli oneri finanziari e per il raggiungimento dell’equilibrio di bilancio. Complessivamente la manovra garantirà nuove entrate regionali per circa 110milioni di euro.
Il provvedimento stabilisce l’aumento dell’aliquota dell’addizionale regionale all’Irpef di base (pari all’1,23%) secondo i relativi scaglioni: 0,39% per i redditi fino a 15mila euro, 0,90% oltre 15mila e fino a 28mila euro, 1,52% per i redditi oltre 28mila euro e fino a 55mila euro, 2,09% oltre i 55mila e fino a 75mila e 2,10% per i redditi oltre 75mila euro.
È prevista per il 2015 una detrazione all’addizionale regionale Irpef di 100 euro per ciascun figlio, per tutte le famiglie con più di tre figli a carico e un’agevolazione di 250 euro per le famiglie con figli disabili.
Il dibattito in aula ha prodotto alcune modifiche al testo di legge, come l’approvazione dell’emendamento bipartisan, presentato dai consiglieri Raffaele Gallo (Pd), Claudia Porchietto (Forza Italia) e Francesca Frediani (M5s) che introduce l’esenzione del pagamento dell’Irap (imposta regionale sulle attività produttive) per le start up innovative a partire dal 1° gennaio 2015 per il periodo, pari a quattro anni, in cui per esse vale la qualifica di “start up innovative”.
Si prevede poi un incremento progressivo della tassa automobilistica regionale per autoveicoli di potenza superiore ai 53 kw (6% fino a 100kw, 8% per quelli di potenza superiore a 100kw e fino a 130kw, 10% per quelli di potenza superiore a 130kw).
Approvato anche un emendamento del Pd, primo firmatario Valter Ottria, che viene incontro ai Comuni colpiti dagli eventi alluvionali di ottobre e novembre 2014, mediante la rinuncia delle amministrazioni regionale e provinciale dei tributi dovuti per lo smaltimento in discarica dei rifiuti di origine alluvionale nel corso del quarto trimestre 2014.
Il testo della legge prevede poi che nella determinazione dei canoni per l’uso delle acque pubbliche ci si attenga ai principi stabiliti a livello comunitario per incentivare un uso razionale della risorsa idrica e per conseguire un adeguato contributo al recupero dei costi, in applicazione del principio “chi inquina paga”. È infine definito l’incremento della misura del canone per l’uso energetico dell’acqua pubblica, con una progressività che tutela maggiormente le piccole utenze rispetto alle grandi in parziale accoglimento di quanto richiesto dell’opposizione.
Complessivamente la manovra garantirà nuove entrate regionali per circa 110milioni di euro.
Per approvare oggi e riuscire a pubblicare in tempo utile, prima della fine dell’anno, il provvedimento, l’ultima parte della seduta pomeridiana ha avuto i tempi contingentati.