Dall’Africa al Roero inseguendo la speranza

ceresole ritagliato1CERESOLE. Omar e Alieu vengono dal Gambia, Omar e Mustapha dal Senegal. Sono i quattro profughi che, ospiti da qualche tempo a Cascina Belvedere, hanno accettato di effettuare lavori socialmente utili per il Comune di Ceresole. I primi impegni sono stati la manutenzione del verde e delle aree pubbliche: li abbiamo incontrati a frazione Cappelli mentre ripulivano l’area intorno alla chiesa. Omar ha 30 anni, il suo viaggio dal Gambia è iniziato nel 2012 attraverso il Senegal, il Mali, la Nigeria e poi la Libia per arrivare in Italia nel novembre 2014 con una delle tante, e ben note, traversate dei disperati. È partito dal Gambia per l’instabilità politica, era meccanico e al suo paese ha lasciato la moglie e un bimbo, che ha mai visto essendo nato dopo la sua partenza. Alieu ha 24 anni anche lui ha lasciato il Gambia nel 2011 ed è giunto in Italia nel 2014, a Cuneo. In patria era muratore, ha lasciato i genitori, due fratelli e una sorella. Omar è il più giovane del gruppo, ha 20 anni e in Senegal studiava lingue, francese, inglese e spagnolo. È venuto in Italia attraversando il Mali, il Burkina Faso, la Nigeria e la Libia. Mustapha ha 27 anni, in Senegal faceva il muratore; è venuto in Italia inseguendo la speranza di una vita migliore, con l’amico Omar. Sono venti i profughi africano ospiti di Cascina Belvedere, il loro soggiorno italiano prevede anche lo studio della nostra lingua, un passaggio importante nel cammino per l’integrazione.
Maresita Brandino

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