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Con Gaia di vigna in vigna

Tiziano gaiaALBA. Quaranta itinerari nell’Italia del vino – dal Trentino alla Sicilia – tra charme, alta cucina e ospitalità. Sono il percorso Di vigna in vigna, la nuova guida scritta da Tiziano Gaia, da Castellinaldo, presentata alla Bernardina delle Cantine Ceretto.
«Sempre più le aziende affiancano alla proposta enologica anche la struttura ricettiva. Questo libro è un iter della grande bellezza italiana, la sintesi di ciò che amo: il vino e il viaggio. La guida offre spunti per bere e mangiare bene, ma anche l’opzione all inclusive nell’atmosfera delle cantine. Non è un discorso esaustivo: il numero degli indirizzi era sterminato, questa è la prova di quanto le aziende abbiano recepito l’importanza dell’accoglienza del turista. La scelta è dunque ricaduta sulla strutture che ci hanno maggiormente ispirato», ha affermato Tiziano Gaia.

«Puntare sul turismo è il futuro. Nel 2009, quando abbiamo ristrutturato la Bernardina, abbiamo pensato all’accoglienza come un lavoro, assumendo persone con quella specifica mansione. Da allora le visite in cantina sono in ascesa costante. Per quest’anno siamo a quota 10 mila visitatori, sebbene la stagione del tartufo non sia ancora incominciata. Ciò che stupisce piacevolmente è che il target dei degustatori si sia decisamente abbassato negli anni: l’età media va dai 25 ai 30 anni», ha raccontato Roberta Ceretto.

A Bruno Ceretto se si chiede delle potenzialità d’accoglienza di Langhe e Roero risponde: «Siamo in una terra fortunata. Bisogna essere preparati, oggi gli addetti al turismo sono 5 mila, si spera tra dieci anni raddoppino. Aggiustate le vostre cantine, date la possibilità ai turisti di vedere la mattina il cielo azzurro, la sera il rosso del tramonto sul Monviso. Occorre semplicità, qualità, passione e disponibilità».

Tiziano Gaia, qual è la peculiarità della tua guida? «Non è la classica guida sul vino. È il connubio tra turismo e vino. Una selezione attenta di cantine che offrano vini d’eccellenza e qualcosa in più: l’ospitalità».
Da nord a sud, quali le regioni italiane più all’avanguardia?
«Tutte si sono messe in linea, sebbene la Toscana abbia moltissime strutture. Le regioni del sud oggi hanno vini di livello e strutture di foggia meridionale e bellissime, il calore nel Dna. Il Trentino offre moltissime Spa, annesse alle cantine. L’Abruzzo possiede luoghi di questo genere eccellenti ma che scarseggiano»
Come si prospetta lo scenario del Piemonte?
«Per le Langhe si conoscono le potenzialità. Il Roero ha eccellenti perle ricettive e il Monferrato stupisce per le scelte interessanti: ville, castelli e conventi ristrutturati. Il nord Piemonte non ha ancora colto le potenzialità turistiche del vino».
Francesca Gerbi

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