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Alba, vietato l’utilizzo di acqua calda sanitaria in carcere

ALBA Sospensione dell’acqua calda sanitaria e bonifica dell’impianto idrico o trattamento termico. Questi i punti salienti dell’ordinanza emessa dal primo cittadino di Alba Maurizio Marello in seguito ai tre casi di legionella accertati e uno sospetto all’interno della casa di reclusione “Montalto”. La misura, precauzionale in quanto la struttura risponde allo Stato, vuole essere un’azione per tutelare detenuti e personale in attesa del completamento dello sgombero della struttura. Sono iniziati giovedì 7 gennaio i trasferimenti dei detenuti, 122 in tutto, presso i carceri di Fossano, Saluzzo, Alessandria, Vercelli e Cuneo. Al momento restano da trasferire 22 reclusi, i collaboratori di giustizia.

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Bruno Mellano e Alessandro Prandi, garante regionale e comunale per i diritti dei detenuti, hanno visitato la struttura sabato 9 gennaio. «Al momento della nostra visita restavano da trasferire pochi detenuti oltre ai collaboratori di giustizia. Li abbiamo incontrati insieme al responsabile degli educatori Sergio Pasquali e agli agenti», spiega Mellano. Aggiunge Prandi: «La tutela della salute è uno dei diritti fondamentali per le persone recluse. Le istituzioni devono preporre la massima attenzione». Entrambi chiedono di prestare la massima attenzione alle singole situazioni dei detenuti e in particolar modo ai percorsi scolastici, formativi e lavorativi che molti di essi hanno intrapreso cercando di salvaguardali e tutelarli nei limiti che questa situazione d’emergenza impone.

Manuela Anfosso

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