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Concluse le celebrazioni per il centenario della fondazione delle Figlie di San Paolo

ALBA Venerdì 5 febbraio nella chiesa del Divin Maestro ad Alba si sono concluse le iniziative per il centenario della fondazione delle Figlie di San Paolo, avvenuta nel 1915. La Messa è stata presieduta dal Vescovo di Asti e Amministratore apostolico della Diocesi di Alba, Monsignor Francesco Guido Ravinale.

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Il sindaco Maurizio Marello ha partecipato alla celebrazione e ha così commentato: «Il 2015 è stato un anno significativo per il centenario della fondazione delle Figlie di San Paolo; per loro ma anche per la nostra comunità. Fin dall’inizio abbiamo partecipato alle celebrazioni sia qui che a Roma. Sono stati momenti che ci hanno ricordato la storia della famiglia Paolina nella nostra comunità e l’importanza della loro presenza ancora oggi».

Camminate con Tecla Merlo

Il nostro governo generale ha scelto di chiudere la solenne celebrazione del centenario nel giorno anniversario della morte di suor Tecla, la nostra “Prima Maestra” avvenuta il 5 febbraio 1964 nell’ospedale Regina Apostolorum di Albano Laziale. Essa, «collaborando con don Alberione», scrive suor Maria Parenzan, «è stata protagonista silenziosa di un’avventura inedita nella storia della Chiesa». La data è significativa perché suor Tecla ha svolto uno straordinario ruolo di mediazione accanto a don Alberione e ha aperto il nostro cammino di questi 100 anni. Ci diceva don Alberione: «Camminate sulle rotaie stabilite dalla Prima Maestra».

Ad Alba, la solenne celebrazione eucaristica sarà presieduta da mons. Francesco Ravinale, venerdì 5 febbraio alle 17, nella chiesa del Divin Maestro. In questi anni, camminando su queste rotaie, le Figlie di San Paolo sono arrivate in tutti i continenti, cercando di offrire la parola di Dio con animo ecumenico e universale. Le nostre comunità attualmente sono 230. Sono circa 2.300 le Figlie di San Paolo che operano nel mondo; ma sono già 1.020 le sorelle che ci hanno precedute.

Siamo nate ad Alba, e nella crescita ci ha accompagnato e sostenuto la solidarietà della gente albese: molte delle prime paoline, figlie di questo territorio, sono state pioniere intelligenti e creative nelle fondazioni, moltiplicando l’annuncio del Vangelo con la comunicazione. Se oggi in queste terre scarseggiano le vocazioni e sono divenute problematiche le grandi opere che avevamo progettato e realizzato per il Vangelo, ora sono l’Asia, l’Africa, in parte l’America del Nord e del Sud, a ringiovanire il carisma con numerose vocazioni, e linguaggi nuovi adatti ai tempi.

Questo è grazia e, allo stesso tempo, sfida. Accompagnateci con la vostra preghiera e amicizia: la conclusione del primo centenario segna l’inizio del secondo. Vorremmo avere «mille vite da spendere per il Vangelo», come desiderava la Prima Maestra. L’anno giubilare ci provoca a farci carico delle opere di misericordia, in particolare di quelle spirituali, proprie del nostro carisma della comunicazione, e a guardare il passato come a una pedana di lancio.

All’inizio della fondazione, in momenti di particolare difficoltà, il Divin Maestro promise a don Alberione «Non temete. Io sono con voi; da qui voglio illuminare. Abbiate il dolore dei peccati». La promessa di Dio è senza ripensamenti, ha valore ieri, oggi e domani. All’inizio ci fu anche un Patto con Dio. Le prime tre ragazze (non ancora Figlie di San Paolo), ignoranti, incapaci, insufficienti in tutto, credendo in Dio e nella parola di don Alberione, iniziarono l’avventura a Susa il 18 dicembre 1915, mentre la nascente comunità paolina continuava a pregare per lo sviluppo della missione della “buona stampa”.

Il 7 gennaio 1916 si pregò per la prima volta il “Patto” con Dio, che don Alberione e don Giaccardo siglarono firmando una cambiale, che impegnava paolini e paoline di tutti i tempi a “Cercare solo la gloria di Dio e il bene degli uomini”. I pellegrinaggi che vengono dal mondo intero per confermare la fede, chiedere l’intercessione dei santi paolini di questa terra, sono anche un grazie per quello che il Divino Maestro da Alba ha donato al mondo e una preghiera per Alba, nostra terra madre.

Una Figlia di San Paolo

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