EDITORIA Labor of love è il titolo del nuovo libro dedicato al mondo del vino piemontese, con forte preponderanza albese. Un libro in inglese, ideato e scritto da Suzanne Hoffman, avvocato americano prestato al giornalismo, che ha cominciato a frequentare le vigne e le cantine piemontesi nel 1999.
La prima impressione, sfogliando questo libro, è di essere di fronte a un’opera di passione, capace di coinvolgere totalmente. Approfondendo di più l’analisi, ci si convince che questo libro recupera al vino e al suo mondo una dimensione più umana. Anche l’elemento femminile occupa uno spazio di primo piano, ma non in contrapposizione con quello maschile, bensì come completamento di una dimensione familiare che ha inciso profondamente sullo sviluppo del vigneto e del vino. D’altronde, proprio su queste colline la donna è sempre stata il vero “anello forte”, colei che ha saputo guidare le sorti di una famiglia e forse anche di un’azienda. La donna qui è interpretata da tante figure che, oggi come nel passato, hanno saputo dare un contributo concreto alla crescita della singola realtà e del contesto generale. La donna che, in prima battuta, è interpretata da Giulia Colbert Falletti, che tanto ha influenzato il cammino del Barolo.
A completare la ricchezza di questo libro ci sono poi le fotografie di Pierangelo Vacchetto e dei suoi figli, Elisabetta ed Eugenio: queste immagini, con i loro colori, attribuiscono al volume un ulteriore contributo di fascino e di pathos. Se conoscete l’inglese è anche un libro da leggere. Se non lo conoscete, è comunque un bel libro da sfogliare.
Giancarlo Montaldo