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7.100 alberi per una città verde

7.100 alberi per una città verde

AMBIENTE Il maestoso faggio del giardino Vittime dei campi di sterminio di via Roma e il filare di gelsi (Morus alba) di via Castelgherlone sono gli esemplari più prestigiosi dei 7.100 alberi ubicati sui viali, in parchi, giardini e scuole albesi. Si tratta di diverse specie: aceri, ippocastani, tigli, platani, querce, peri e meli da fiore e molti altri, spesso inseriti nel registro nazionale degli alberi monumentali.

Alba è una città ricca di natura: dispone di 417.010 metri quadrati di aree verdi, mentre 3.090 metri di rotatorie sono allestite con fiori. A corollario ci sono i tappeti erbosi per una superficie di 268.630 metri quadrati insieme a cespugli, aiuole stagionali, siepi, arbusti e piante ornamentali.

Piantate negli ultimi diciotto anni, poi, le 2.500 piante di rose sopportano benissimo il freddo e richiedono poche cure, dando risultati sorprendenti. Potate e concimate, crescono e rinvigoriscono ogni anno. Per la cura di alcune aiuole e rotatorie è stata infine siglata una stretta collaborazione con alcuni privati che si occupano della manutenzione in cambio di pubblicità attraverso cartelli installati sull’area verde.

Dopo l’entrata in vigore del Piano di azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, il Comune ha promosso tecniche alternative ai prodotti chimici per la cura dell’ambiente: si tratta di strumenti che intervengono sulla struttura cellulare del vegetale mediante l’uso del calore (pirodiserbo), oppure l’azione meccanica della pressione (diserbo ad acqua o vapore) e l’uso di schiume innocue per l’ambiente.

Spiegano in Comune: «Il contenimento delle erbe infestanti viene eseguito prediligendo gli interventi manuali e meccanici con la possibilità di un utilizzo contenuto di interventi chimici, legati a particolari esigenze di manutenzione del fiorito, utilizzando comunque agrofarmaci. La difesa fitosanitaria delle alberate è fatta, inoltre, dove possibile, con misure di tipo preventivo, anche con l’uso di mezzi tecnici ammessi dai regolamenti per l’agricoltura biologica e attivando campagne di monitoraggio con trappole a ferormoni per ottimizzare gli interventi: un esempio è la campagna di monitoraggio della Cameraria ohridella degli ippocastani in corso Bra».

Commenta il sindaco Maurizio Marello: «La città è diventata il quarto polo turistico del Piemonte insieme a Torino, Stresa e Sestriere. Un traguardo raggiunto grazie a iniziative, promozione, ma anche alla cura attenta del verde pubblico. Una città green, fiorita, curata, pulita è un luogo accogliente per chi la visita e pure per chi la abita».

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