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After Omeros, la mostra di Francesco Clemente alla Maddalena

After Omeros, la mostra di Francesco Clemente alla Maddalena

ALBA La mostra  sarà inaugurata  mercoledì 14 settembre
Nel coro della Maddalena espone, com’è consueto, un altro grande nome dell’arte contemporanea. Dopo tanti stranieri, è la volta di un eclettico artista italiano, Francesco Clemente. E se per il taglio del nastro dell’86ª Fiera del tartufo bisognerà attendere l’8 ottobre, la mostra nel coro sarà inaugurata mercoledì 14 settembre, alle 18, per rimanere aperta fino al 13 novembre.
«Ogni anno siamo più convinti di questo progetto», esordisce Roberta Ceretto. «La scorsa edizione, con le sculture di Kiki Smith, abbiamo superato le ventimila presenze, segnale che Alba, pur essendo al di fuori del circuito dei grandi musei, è una città dal respiro sempre più internazionale, nella quale l’arte ha ottimi riscontri».

«Grazie all’incontro con il curatore d’arte Bill Katz, siamo entrati in contatto con molti artisti; nel 2010 nacque l’idea di proporre ogni anno una mostra in occasione della Fiera. Con alcuni artisti sono nate collaborazioni, oltre che un rapporto di amicizia. Così è stato con Clemente, che ha affrescato la sala del ristorante Piazza Duomo».

Clemente, classe 1952, napoletano, è uno degli esponenti della Transavanguardia: Achille Bonito Oliva chiamò così, negli anni ’70, un gruppo di giovani artisti che predicavano con le loro opere il ritorno alla manualità, ai colori, alla pittura.

Trasferito all’inizio degli anni Ottanta nella New York di Andy Warhol e Jean Michel Basquiat, con i quali ha collaborato, Clemente ha vissuto per anni in India. Ha esposto nei più prestigiosi musei, dal Centre Pompidou di Parigi al Guggenheim di New York.

Ad Alba il maestro presenterà, per la prima volta in Italia, il ciclo “After Omeros”: 41 acquerelli e due sculture. Per queste opere ha tratto ispirazione dal poema in lingua inglese Omeros, che valse al poeta Derek Walkott il premio Nobel per la letteratura nel 1992.
«Lasciamo da sempre carta bianca agli artisti», conclude Ceretto. «Il coro barocco è una scenografia unica e stimolante, lontana dalle sterili pareti dei classici musei».
Nell’ambito di Poetica, il festival di poesia di Alba ideato da Alessandra Morra e Roberta Castoldi, l’arte diventerà performance in due date, il 21 ottobre e l’11 novembre, dedicate a Omeros.
Francesca Pinaffo

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