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Scuola: studenti e genitori fanno gli imbianchini

Scuola: studenti e genitori fanno gli imbianchini

ISTRUZIONE Un milione e 300mila euro per migliorare la scuola. È questa la cifra erogata nell’anno 2015-2016 dalla fondazione Cassa di risparmio di Cuneo sulla provincia. La somma è suddivisa in due “misure”: la prima – da un milione e 200mila euro – è il risultato del bando per interventi di messa in sicurezza e ristrutturazione degli edifici e per la formazione professionale in particolare; la seconda, vero elemento di novità, pari a circa 100mila euro, è dedicata al miglioramento degli spazi educativi e alla manutenzione ordinaria. C’è di più: l’intervento è realizzato grazie alle proposte di studenti, genitori e insegnanti.

Con decisione del Consiglio di amministrazione, la Fondazione ha riconfermato il medesimo budget per l’anno 2016-2017. Spiega Giandomenico Genta, presidente della Crc: «Nel recente passato anche alcune scuole albesi hanno ottenuto benefici dalla seconda misura, che consideriamo un vera innovazione. L’iniziativa prevedeva il coinvolgimento di scuole e ragazzi in operazioni di manutenzione ordinaria come la tinteggiatura di pareti interne ed esterne fino a un’altezza raggiungibile con rulli e senza impalcature o altri ausili (per ragioni di sicurezza), il rifacimento di piccole parti di intonaco, la sostituzione di rubinetti e altre componenti, la riparazione di arredi».

Tra le scuole che hanno ricevuto i finanziamenti figurano ad Alba l’istituto Piera Cillario (8.200 euro), l’istituto Umberto I (8.500 euro) e l’Istituto comprensivo di Mussotto (8.500 euro). Conclude Genta: «Per il 2017 abbiamo appena pubblicato due bandi analoghi a quelli del passato, con un inalterato ammontare di risorse. Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti per due ordini di ragioni: primo, siamo riusciti a mantenere gli standard dell’anno scorso, sia in termini di risorse che di qualità dei bandi pubblicati. Secondo: abbiamo invertito la tradizionale logica di erogazione dei finanziamenti. Ovvero lasceremo che siano dirigenti, genitori e studenti – cioè chi vive la quotidianità scolastica – a proporre la visione, i progetti e le azioni da effettuare per migliorare la qualità degli spazi abitati ogni giorno. Questa inversione di progettualità permette ai protagonisti della scuola di mantenere un ruolo di centralità».

Matteo Viberti

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