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Sette dipendenti in mobilità alla storica Prunotto di Gallo

Sette dipendenti in mobilità alla storica Prunotto di Gallo

IMPRESE A inizio anni Duemila la Ing. Prunotto di Grinzane Cavour era una delle più importanti aziende edili dell’Albese, con oltre 150 dipendenti. Oggi conta 15 addetti, più 7 messi in mobilità da luglio. A informare Gazzetta sono i funzionari Cisl Francesco Biasi e Cgil Enrico Cabutto: le due sigle sindacali non hanno accettato la proposta dell’azienda di Grinzane: «Mercoledì 21 settembre, nell’ennesimo incontro con i lavoratori, l’azienda ha ribadito l’intenzione di mettere in mobilità i 7 operai. Chiederemo la riassunzione, impugnando i licenziamenti che riteniamo immotivati. Senza di loro, senza chi svolge i lavori, ci chiediamo come potrà operare l’azienda».

Gazzetta ha contattato l’amministratore delegato Luca Marin, che sgombera il campo da ipotesi di chiusura: «Siamo un’azienda con importanti commesse, che per rimanere sul mercato si è dovuta riorganizzare. Abbiamo cercato di rinviare il più possibile i licenziamenti, ma è stato inevitabile. Oggi la Prunotto ha cambiato pelle e funge da general contractor (letteralmente: contraente generale, riferito a un’attività che ha un contratto con altre aziende e funge da mandante)». Per questo l’azienda di Grinzane riuscirebbe a stare sul mercato nonostante un numero esiguo di operai, affidandosi a ingegneri e progettisti e commissionando i lavori manuali ad altre ditte.

Marin aggiunge: «È cambiato il mercato: oggi lavoriamo con industrie e cantine; fino a dieci anni fa costruivamo in prevalenza abitazioni; prima il materiale usato era il cemento armato, ora sono soprattutto i materiali ferrosi».

L’amministratore conclude: «Siamo dispiaciuti nei confronti dei dipendenti in mobilità; si tratta di sette lavoratori: due hanno già trovato un altro impiego e uno andrà in pensione tra pochi mesi».

Giustificazioni che non sono parse sufficienti a Cisl e Cgil, che hanno decretato il muro contro muro per scongiurare i licenziamenti.

m.p.

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