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Il Barbaresco dei Produttori sul tetto del Mondo per Wine Spectator

Il Barbaresco dei Produttori sul tetto del Mondo per Wine Spectator

BARBARESCO Wine Spectator, la rivista di vino più famosa e diffusa degli Stati Uniti incorona il Barbaresco Asili Riserva 2011 della Produttori al quinto posto della annuale Top 100 della rivista.

Cento etichette ritenute le più emozionanti al Mondo per la rivista che definisce con le parole dell’editore Bruce Sanderson la Produttori del Barbaresco: «Una delle migliori cooperative nel mondo del vino contemporaneo».

È proprio questa la straordinarietà del risultato: averlo raggiunto come cooperativa contro marchi eccezionali finiti dietro in classifica, come Ridge 2012 Monte Bello e il celebratissimo Tignanello 2013 Antinori.

La Storia della Produttori del Barbaresco

La cantina sociale nasce dal 1958 da un’ intuizione di don Fiorino Marengo, allora parroco di Barbaresco, che riunì diciannove agricoltori e fondò la Produttori del Barbaresco «per la qualifica e garanzia del Barbaresco». 58 anni dopo la cantina che oggi conta 50 membri con circa 110 ettari di vigneti a Nebbiolo (1/7 della zona d’origine) e controlla gran parte dei «cru» storici della zona, si scopre sul tetto del Mondo per una delle più celebri riviste di vino.

Nelle grandi annate sono prodotti 9 Barbaresco da vigneti specifici e commercializzati come Barbaresco Riserva: Asili, Rabajà, Rio Sordo, Ovello, Montestefano, Pajé, Muncagota, Montefico, Pora, zone da sempre note per la produzione di uve di particolare pregio.

In una annata buona sono prodotte circa 500.000 bottiglie suddivise tra Barbaresco (40%), Riserva (35%) e Nebbiolo Langhe (25%).

Marcello Pasquero

 

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