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I pompieri del Conapo protestano: “Noi sempre in prima linea, ma con stipendi di serie B”

I pompieri del Conapo protestano: "Noi sempre in prima linea, ma con stipendi di serie B"

PROTESTA Vigili del Fuoco cuneesi del Conapo (sindacato autonomo) hanno protestato nella giornata di giovedì 16 febbraio davanti a Montecitorio.

I pompieri della Granda spiegano: «I Vigili del Fuoco sono sempre in prima linea contro ogni calamità e in difesa della sicurezza dei cittadini. Eppure il trattamento retributivo e pensionistico che ricevono rispetto agli altri corpi di Polizia è ben diverso e chi governa continua a fare orecchie da mercante senza dare mai soluzione a questo problema».

Una situazione diventata insostenibile

«Trecento euro al mese in meno rispetto alle già sottopagate forze di polizia e nessun riconoscimento dei servizi operativi ai fini pensionistici sono un affronto che i pompieri del Conapo (Sindacato autonomo Vigili del Fuoco) non riescono più a digerire, anche perché, dopo le tante lodi pubbliche, per loro i soldi non si trovano mai e finiscono sempre all’ultimo posto dell’agenda politica», aggiungono i promotori della protesta.

Christian Molfetta, segretario del Conapo spiega: «Non possiamo tollerare oltremodo questa inaccettabile situazione anche perché non chiediamo nessun privilegio, ma solo parità di trattamento con gli altri Corpi semplicemente attraverso l’inserimento nel comparto sicurezza, dal quale siamo rimasti nel passato esclusi per volere dei sindacati politicizzati, oppure attraverso misure legislative di equiparazione retributiva e pensionistica agli stessi Corpi del comparto sicurezza».

I Vigili del Fuoco, gli stessi eroi del terremoto e dell’hotel Rigopiano, non sono solo i peggio pagati tra i Corpi dello Stato ma, secondo la ragioneria generale, si trovano anche agli ultimi posti nella classifica delle retribuzioni del pubblico impiego.

«Un’umiliazione che deve essere subito e totalmente sanata in occasione dei decreti di riordino delle carriere che la legge Madia ha previsto entro la fine di questo mese» ha spiegato Molfetta «Ecco perché abbiamo urgentemente deciso di gridare il nostro malessere in piazza, chiediamo stanziamenti maggiori anche per noi pompieri. Pensiamo solo che durante le drammatiche operazioni di soccorso in centro Italia i pompieri intervenuti hanno dovuto persino acquistarsi di tasca propria le calzamaglie termiche per difendersi dal gelo e dalla neve in quanto il Ministero dell’interno prevede quel tipo di interventi ma non prevede la fornitura di vestiario adatto».

Molfetta conclude: «Servono ulteriori assunzioni per coprire la grave carenza di organico di 3 mila pompieri che mancano dai 32 mila previsti a livello nazionale e quelli in servizio hanno un’età media elevata di 48 anni causata dai tagli alle assunzioni. Per questo ci aspettiamo la solidarietà e il sostegno delle Istituzioni».

Il Conapo fa sapere che attraverso il proprio Segretario generale Antonio Brizzi ha lanciato anche un appello agli altri sindacati affinché escano dal silenzio in questo cruciale momento di protesta e si uniscano alle importanti battaglie per la parità di trattamento con gli altri Corpi. Mai più trattati come un Corpo di serie B! Questo sarà lo slogan della protesta di Roma.

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