Il Roero scommette sull’arte contemporanea e la creatività

Il Roero scommette sull'arte e la creatività
Franco Artusio, sindaco di Guarene e Giuliana Borsa, assessore alla cultura

PROGETTO Il piano Residenze d’artista coinvolgerà nove Comuni e anche dieci associazioni

Dopo aver investito sul turismo del vino, quello verde e sulla storia, il Roero guarda all’arte contemporanea con il progetto “Creativamente Roero – Residenze d’artista tra borghi e castelli” che muoverà investimenti per 285mila euro e coinvolgerà il centro culturale San Giuseppe di Alba, in qualità di capofila, nove Comuni e dieci associazioni culturali e turistiche sia locali sia di più ampio respiro.

Il progetto, che va a innestarsi su quello denominato “Le cantine reali del castello di Govone e i borghi del vino” (predisposto nel 2016 e ora al vaglio della Regione per ciò che concerne lo studio di fattibilità), è stato candidato al bando della Compagnia di San Paolo “Valorizzazione a rete delle risorse culturali urbane e territoriali” giovedì 13 aprile, e a fine luglio si saprà se l’idea avrà superato la prima selezione.

Saranno coinvolti i Comuni di Govone, Guarene, Magliano Alfieri, Pocapaglia, Santa Vittoria, Monticello, Sommariva Bosco, Vezza e Castellinaldo.

«Per coprire il cofinanziamento del 40% richiesto cercheremo altri sponsor privati», rassicura la progettista Monica Chiabrando, architetto con la qualifica di maestro del territorio. «Il progetto sarà infatti presentato alle fondazioni delle Casse di risparmio di Cuneo e di Torino e prevederà che ogni anno, fino al 2020, vengano realizzate cinque “residenze d’artista” ospitate in altrettanti Comuni scelti a rotazione tra quelli aderenti al progetto».

«Gli artisti contemporanei, che per ora pensiamo possano essere italiani, selezionati dalla direttrice artistica Patrizia Rossello, potranno “vivere” il paese in cui saranno ospitati e, relazionandosi con le Amministrazioni e le comunità, creare un’opera ad hoc per ogni luogo: un quadro, una scultura o un’installazione artistica o uno spettacolo teatrale. Alla fine del triennio, avremo creato un percorso artistico e culturale impareggiabile nel Roero», commenta Chiabrando.

Gli artisti potranno “creare” in spazi appositi offerti dai Comuni e verranno organizzati degli incontri e dei momenti di confronto con i cittadini, che potranno così assistere all’elaborazione artistica, colloquiando direttamente con l’autore.

Il progetto vedrà anche un coinvolgimento diretto di imprenditori privati in una residenza a loro dedicata. Il progetto infatti andrà a creare dei percorsi di avvio e incubazione di attività economiche (accoglienza, ristorazione…) ad alto valore aggiunto culturale e creativo attraverso l’affiancamento tra l’ente pubblico proprietario degli spazi, l’imprenditore privato intenzionato ad avviare una nuova attività e l’artista che porterà il proprio contributo di creatività e innovazione.

Soddisfatto Roberto Cerrato, presidente del centro culturale San Giuseppe, che afferma: «Per la prima volta, e proprio nel ventennale del centro, siamo parte di un progetto di rete con Comuni e associazioni».

Francesca Gerbi

 

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