MONTà Buone notizie per il paese di Montà. A luglio partiranno finalmente i lavori di ristrutturazione per completare l’ex casa di riposo situata nel borgo antico del paese, che diventerà “casa delle associazioni”.
Trova così compimento un iter non semplice, iniziato nel 2013, quando il Comune ha aderito al bando “6.000 campanili”, presentando un progetto da 987.800 euro finalizzato al recupero della struttura (eccetto il primo piano già funzionante come Casa della salute). Il progetto viene approvato nel 2015 e il Comune indice la gara per l’affidamento dei lavori che si aggiudica l’impresa Libero Bellio.
Nel 2016, il cantiere viene bloccato per il ricorso al Tar della ditta seconda classificata, Tripi costruzioni, che contesta un errore nella procedura di assegnazione.
Il sindaco Beppe Costa spiega gli ultimi sviluppi: «Il Tar in questi giorni ha respinto il ricorso, confermando il corretto comportamento della commissione aggiudicatrice, la legittimità degli atti e sbloccando le risorse per poter partire con i lavori. Voglio ringraziare pubblicamente i componenti della commissione, il segretario comunale, Claudio Chianese, gli architetti Perno e Cardaci e il responsabile unico del procedimento Elisabetta Signorini».
Ora si prevede che il cantiere sia aperto a inizio estate per concludersi entro un anno. L’edificio verrà riqualificato dal punto di vista energetico ed estetico con un cappotto termico e verranno eliminati i balconi che danno sulla piazzetta. Il piano interrato ospiterà la Croce rossa (ambulanze e sede); il secondo piano la banda musicale La Montatese e nell’edificio verranno sistemati anche Alpini, Carabinieri in congedo e tutte le altre associazioni comunali che ne faranno richiesta.
Durante l’ultimo Consiglio è stato poi approvato il rendiconto dell’esercizio finanziario 2016. Il responsabile economico, Silvio Moresco, ha illustrato i dati che riportano un totale per le entrate di 4,41 milioni di euro (più 2,8% sul 2015), mentre le spese sono state pari a 4,32 milioni di euro (più 1,32% sul 2015). Per cui il saldo è positivo. Tenendo conto di tutte le entrate di competenza e anche dei residui si è concretizzato un avanzo di amministrazione pari a 156.800 euro, maggiore del 2015 (era stato di 132mila euro). Quanto al suo impiego, Moresco ha spiegato che 36mila euro saranno accantonati per: quota fondo crediti non esigibili, indennità di fine mandato e per coprire eventuali disavanzi delle partecipate; 50mila per investimenti straordinari, mentre 70mila costituiscono l’avanzo libero e utilizzabile nel corso dell’anno.
Giorgio Babbiotti