La mostra presenta il progetto di studio attualmente in corso sull’opera, di proprietà della Galleria d’arte moderna di Milano, per provare a spiegare quando e come, dopo la morte di Manet, il dipinto sia stato modificato. Il progetto di studio si svolge con il supporto della Fondazione Crc e della Fondazione Magnetto, presso il Centro conservazione e restauro “La Venaria reale”, dove è stata avviata un’estesa campagna diagnostica condotta dai laboratori scientifici e di imaging, con il supporto dei laboratori di restauro e dell’area storico artistica.
«Abbiamo voluto concludere gli eventi culturali programmati per i 25 anni della Fondazione Crc con un progetto artistico di importanza assoluta, portando in provincia di Cuneo un’opera di uno dei più grandi esponenti mondiali dell’impressionismo. L’esposizione ben si inserisce nel filone delle collaborazioni che la Fondazione Crc quest’anno ha avviato con enti e soggetti di alto profilo nell’ambito della promozione culturale, come la Gam di Torino, la reggia di Venaria, il castello di Rivoli, la Gam di Milano e il Centro conservazione e restauro. Eventi culturali a cui si aggiunge l’inedita mostra “Piet Mondrian universale”, che sarà inaugurata a Cuneo venerdì 20 ottobre», commenta il presidente della Fondazione Crc Giandomenico Genta.